Pettorano: dopo orsa Peppina, volontari controllano ma nessun allarme

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Pettorano sul Gizio, dopo l’incursione in un pollaio dell’orsa Peppina, l’associazione “Salviamo l’Orso” e il WWF presidiano il territorio ma a gran voce affermano: “Nessun allarme.”

Dopo la segnalazione della presenza dell’orsa Peppina accompagnata dai suoi 3 cuccioli nel territorio della Riserva del monte Genzana il lavoro dei volontari delle associazioni Salviamo l’Orso, Dalla Parte dell’Orso e WWF si concentra in questi ultimi giorni sul controllo e la manutenzione dei circa 100 recinti elettrificati consegnati ed installati nel Comune di Pettorano ed in alcuni comuni limitrofi dal 2014 ad oggi.

“Le misure e le azioni che la Riserva e le associazioni hanno messo in campo assieme in questi ultimi 5 anni vengono ora messe alla prova ed è quindi il momento di rimboccarsi ancora una volta le maniche per lavorare alla costruzione di una BEAR SMART Community, vale a dire un territorio dove la convivenza tra orso e attività umane è garantita da tutta una serie di buone pratiche ed accorgimenti tesi a garantire la sicurezza di pollai, ,orti ed apiari garantendo cosi anche la sicurezza del plantigrado. L’allarme infondato, risulta ancor più ridicolo se confrontato con la reazione saggia e pacata del signor Franciosa, colui che ha subito i danni dell’incursione di Peppina. L’uomo sa bene che la Riserva e le associazioni sono pronte a rifondere il danno ed a fornirlo di un recinto elettrificato nel caso volesse ricostituire il suo piccolo pollaio.

La vera notizia di questi ultimi giorni è la comparsa di una ‘famiglia ursina’ fuori dal PNALM , il suo vagabondare tra la Majella e le montagne della Riserva del Genzana e che questo accada nelle vicinanze di Pettorano uno dei borghi più belli d’Abruzzo che da molti anni ha scommesso sulla valorizzazione delle sue ricchezze ambientali e che da questo evento è reso ancor piu suggestivo e pieno di fascino. Ora non resta che continuare a lavorare sodo per tenere Peppina ed i suoi cuccioli lontano da fonti alimentari facili scoraggiandola cosi dall’avvicinarsi ai centri abitati, è quello che abbiamo fatto negli ultimi 4 anni ed è cio che faremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.