Pescara: sindacati sotto Comune contro tagli welfare

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Sit-in di Cgil, Cisl e Uil sotto il Comune di Pescara contro i tagli al sociale e al welfare.

Uniti sotto Palazzo di Città per chiedere all’amministrazione comunale di Pescara di non tagliare i fondi a sociale e welfare. “Il Comune vuole sopprimere 600 mila euro di stanziamenti per questi importanti settori che – spiega Loredana Piselli, segretario regionale dello Spi-Cgil – riguardano le categorie più svantaggiate. Noi chiediamo di non tagliare questi fondi, anzi di incrementarli e di razionalizzare le spese con una visione più oculata da parte di questa amministrazione comunale”. I sindacati chiedono maggiore tutela per i pensionati e per tutti coloro vivono in una situazione di difficoltà economica o sociale.

Come annunciato in fase di approvazione di bilancio, nella mattinata di oggi l’Amministrazione ha incontrato le organizzazioni sindacali per discutere sulle risorse da destinare al sociale nell’ambito del bilancio appena approvato. Alla riunione, presieduta dal sindaco Marco Alessandrini, hanno partecipato l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino, il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, il presidente della Commissione Bilancio Giuseppe Bruno e quello della Commissione Politiche Sociali Tonino Natarelli; per le parti sociali sono intervenuti i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp.

“Si tratta di un accordo che fa seguito a quanto da noi annunciato in sede di approvazione di bilancio – riferisce il sindaco Marco Alessandrini – Si provvederà a coprire il sociale con ulteriori 614.874 euro, già in occasione della prima variazione di bilancio prevista per marzo 2017. Inoltre continueremo sulla strada del dialogo con le organizzazioni sindacali per recepire nelle politiche dell’Amministrazione le indicazioni contenute nella piattaforma sociale territoriale elaborata dalle sigle confederali. Il sociale è un settore su cui si concentreranno risorse e attenzione e che con la redazione del nuovo Piano Sociale, darà risposte e servizi a tutta la comunità, quella fatta di persone che hanno bisogno, ma anche quella delle famiglie, dei giovani e degli anziani che hanno bisogno di sostegno e di riferimenti da parte della Pubblica Amministrazione”.

 

“I bisogni del nostro territorio, che emergono analizzando i dati del profilo sociale, richiedono grande attenzione e risposte concrete da parte dell’Amministrazione – afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino – Pertanto porteremo avanti con fermezza l’impegno sottoscritto nell’incontro con le sigle sindacali, che a buon diritto stimolano l’Ente a mantenere sempre alta l’attenzione verso un settore penalizzato da numerosi tagli. E’ un impegno di carattere economico nell’immediato, ma dobbiamo guardare oltre, immaginare il futuro della nostra comunità per anticiparne i bisogni e assicurare un sostegno che non sia fondato solo sull’assistenzialismo, ma sia mirato a contrastare ogni forma di disagio, consentendo il reinserimento nella collettività delle persone in stato di fragilità. Lo stiamo facendo, insieme a tutte le realtà, gli enti, le associazioni, le organizzazioni che operano in questo settore, e che stanno dando un prezioso contributo alla stesura del nuovo Piano Sociale. Sarà un vero e proprio Piano regolatore del Sociale, che ci consentirà non solo di individuare i bisogni emergenti, ma anche i servizi che dovranno essere prestati e le modalità di erogazione nei prossimi anni. Nuove modalità che permetteranno al privato sociale di operare con competenza ed efficienza e all’Amministrazione comunale di sovrintendere con maggiore puntualità ed accuratezza. Anche i servizi sociali saranno riorganizzati per assicurare risposte immediate alle richieste delle fasce più fragili della popolazione per le quali ci siamo assicurati il finanziamento di importanti progetti, grazie a bandi regionali, nazionali ed europei che abbiamo vinto. Si tratta di risorse aggiuntive al bilancio comunale pari a 2 milioni e 200mila euro per il biennio 2017-2018 che sono destinati ad interventi tesi a contrastare il disagio e a favorire l’inclusione sociale.

Nello specifico si tratta del Sia (Sostegno inclusione attiva) a cui sono destinati 490mila euro; il progetto “Sibilla” a favore delle donne maltrattate (180mila euro); “Asimmetrie” contro la tratta e lo sfruttamento lavorativo (280mila euro); il Centro servizi alle famiglie (40mila euro); “Libero tempo” per i minori (14mila euro); “Pippi” destinato a minori di nuclei familiari disagiati (50mila euro); “Listen” per gli immigrati (250mila euro); “Fead” per i senza fissa dimora (351mila euro); un progetto per i rifugiati politici (435mila euro) e “Abruzzo Include” per le nuove povertà (450mila euro). Per il solo anno in corso – conclude l’assessore – gestiremo risorse per un importo complessivo di 1 milione e 600mila euro”.