Pescara: “Senzatetto in vetrina”, la replica di Allegrino

Allegrino a Forza Italia: “Per l’accoglienza ai senza dimora noi siamo sul pezzo da sempre, se vuole fare qualcosa di utile Cerolini Forlini si metta a disposizione come medico volontario.”

L’assessore Allegrino replica a Guido Cerolini Forlini, coordinatore di Forza Italia a Pescara, sulla questione dei “senzatetto in vetrina”.

“Questa Amministrazione comunale è stata sempre pronta ad operare in favore dei senza dimora nel periodo di temperature rigide, ancora di più per il 2017/2018 attivando, tempestivamente non solo l’ospitalità negli alberghi per le donne e gli uomini con problemi di salute, attraverso il PIS (Pronto intervento sociale) e in collaborazione con la Caritas, ma anche aprendo la struttura d’accoglienza “Monsignor Britti”, dove dal 30 dicembre vengono ricoverati ogni sera una quarantina di senza tetto che trovano riparo dal freddo e letti confortevoli. Una sperimentazione mai realizzata prima d’ora a Pescara e resa operativa grazie alla collaborazione con diverse associazioni di volontariato, che hanno creduto nella bontà del progetto e nella sua concretezza. Basta andare in strada per constatare che non ci sono più persone che dormono all’aperto”. Lo precisa l’assessore alle Politiche Sociali rispondendo alla polemica sollevata dal coordinatore di Forza Italia, Guido Cerolini.

“Un risultato di questo tipo non è mai stato raggiunto dall’Amministrazione di cui Cerolini era espressione come titolare della delega alle Politiche Sociali, che in cinque anni di governo è stata solo capace di reperire posti in albergo per i senza dimora, aggravando la situazione delle casse comunali e senza mai affrontare la situazione con un progetto capace di prevedere soluzioni alternative. La nostra attenzione è stata sempre alta nei confronti delle persone che versano in un grave stato di indigenza. Attraverso il Pis, garantiamo accoglienza negli alberghi, in questo periodo di temperature rigide, a donne e uomini con problemi di salute ma solo se non ci sono posti nei dormitori della Caritas di Chieti e Pescara, mentre gli uomini, di varie nazionalità trovano ospitalità al Britti dalle 20 alle 9 di ogni giorno e fino al 28 febbraio. Ricordo che questa Amministrazione, in collaborazione con le unità di strada, attua una verifica costante delle presenze sul territorio proprio per intervenire in caso di bisogno. Sono, inoltre, allo studio misure di housing sociale, che prevedono la coabitazione di senza dimora che abbiano intenzione di intraprendere un percorso di empowerment e di reinserimento sociale e lavorativo. Queste sono soluzioni non meramente assistenzialistiche, che mirano invece a restituire dignità e autostima alle persone”.

 

“Vengo attaccata anche sul piano personale per aver concesso uno spazio di mia proprietà, in via Italica, ad un’associazione per ospitare alcuni senza dimora nel periodo natalizio. Cerolini vorrebbe togliermi anche la libertà di decidere in autonomia? Mancavano pochi giorni all’apertura del Britti e ho voluto mettere a disposizione il locale dove gli ospiti che rifiutavano altre sistemazioni, accolti e assistiti dai volontari dell’associazione, sono rimasti fino al 2 gennaio, quando era diventata fruibile la struttura comunale. Non ci sono stati problemi di alcun genere ma solo una meravigliosa esperienza di solidarietà. E se c’è stato qualcuno, fra i residenti che l’ex assessore cita, che ha cercato lo scandalo, nella zona c’è stato invece chi ha sentito il bisogno di aiutarli e stare con loro la sera di Capodanno, dimostrando che Pescara non è una città indifferente e respingente, ma inclusiva e solidale. Credo che siano queste le lezioni di vita che valgono di più, non quelle che oggi pretende di impartirmi chi buon maestro non lo è stato e che da amministratore non ha dato altrettante prove di vicinanza alle categorie più fragili della nostra comunità. E’ un’esperienza che per me è consueta, perché la vivo quotidianamente da anni: so bene cosa vuol dire avere rispetto di queste persone, come ascoltare le loro storie cercando anche di fare qualcosa di concreto per sostenerle e aiutarle. Ed è un’esperienza che per fortuna non è esclusiva, quindi se vuole provarla sulla propria pelle, al posto di consumare tempo prezioso con le strumentalizzazioni, Cerolini Forlini potrebbe magari mettersi al servizio dei senza dimora come medico-volontario nella struttura di accoglienza comunale. Questo vuol dire avere rispetto e vicinanza e così fanno ogni giorno i volontari che operano al centro Britti, dove si aspetta la solidarietà di tutti e non l’eco triste della campagna elettorale di cui l’ex amministratore evidentemente si sente parte”.