Pescara: D’Alfonso, Ponte del Cielo dedicato a Eriberto

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D’Alfonso anticipa che il Ponte del Cielo sarà dedicato a Eriberto, pioniere della balneazione in Abruzzo. E rispunta il sogno dell’Isola.

La città si divide sul Ponte del Cielo, l’opera voluta fortemente dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il cui progetto è stato presentato l’altro ieri. Commenti a non finire da parte dei Pescaresi più irriducibili e scettici che mal digeriscono il Ponte del Cielo, per restare coi piedi a terra: quei soldi potrebbero essere spesi per le periferie e la manutenzione della città. Insorgono gli architetti per non essere stati consultati e le opposizioni che vedono l’opera come un inutile spreco di risorse. Ma dalla Regione precisano che quei soldi sono vincolati e non possono essere spesi diversamente che sono finanziamenti FAS, e che anzi devono essere spesi entro il 31 dicembre di quest’anno, pena la perdita degli stessi. E se c’è una parte della città, poi, che ritiene il Ponte del Cielo un’opera di marketing turistico, c’è chi riporta in auge il sogno di un personaggio amato dai Pescaresi: Eriberto e la sua Isola. Il pioniere della balneazione in Abruzzo, scomparso solo qualche anno fa, è rimasto nei cuori e nei ricordi di molti per le sue imprese impossibili, come il tuffo nel fiume con la moto, il suo stabilimento balneare amato dai vip, o i suoi animali… da compagnia, si fa per dire, su tutti il cucciolo di leone Yuma, soprattutto il suo grande e sconfinato amore per il mare. E proprio ad Eriberto, anticipa D’Alfonso, potrebbe essere dedicato il Ponte del Cielo. Eriberto cullava un progetto ambizioso quanto innovativo: un’isola delle vacanze, qualcosa tra un complesso turistico su palafitte e un rifugio di pace, relax e divertimento. L’isola prevede un lungo pontile illuminato e costeggiato da palme, un rondò-orologio nel verde, due piscine e aree solarium, una discoteca all’aperto, che punta al divertimento dei giovani e assicura sonni tranquilli ai residenti, data la lontananza dal centro abitato, un punto di informazioni turistiche. Nel progetto sono stati inseriti persino i trabocchi, un imbarcadero per attraccare le piccole barche e accedere a terra tramite l’isola. Massimo anche il livello di sicurezza garantito con la creazione di un pronto soccorso sul posto. Il progetto, che riguardò successivamente il comune di Montesilvano, venne presentato da Eriberto persino alla Bit di Milano, era il 2006. Lo chef Luca Mastromattei, uno dei figli, si dice lusingato dalla dedica al padre. Dell’Isola di Eriberto, ora, resta solo il ricordo ma chissà che il Ponte del Cielo non venga dedicato a lui e a quel sogno che tanto amava, quell’Isola che non c’è.

Il servizio del Tg8: