Pescara: Maxim, al via processo su adozione

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Pescara: prima udienza del processo sulle pratiche di adozione del piccolo Maxim, il bimbo di 5 anni, ucciso nel sonno dal padre nel 2014.

Prima udienza questa mattina, davanti al giudice monocratico del tribunale di Pescara Laura D’Arcangelo, del processo sulle pratiche di adozione del piccolo Maxim, il bimbo di cinque anni ucciso nel sonno a Pescara, la notte tra il 17 e il 18 luglio 2014, dal padre adottivo Massimo Maravalle, affetto da disturbo psicotico atipico. I tre imputati, ovvero la madre adottiva del bambino, Patrizia Silvestri, il medico del Servizio di medicina legale e del lavoro della Asl di Pescara, Giuliana Iachini, e il medico di base Fabio Panzieri, sono accusati di falso in concorso. Dopo l’ammissione delle prove, il giudice ha ammesso anche le liste dei testimoni presentate dalle parti. Saranno ascoltati diversi specialisti, tra i quali figurano psichiatri, assistenti sociali e medici. Silvestri è accusata di falso in quanto, nell’ambito delle procedure relative all’adozione, avrebbe omesso di riferire e fornire notizie sui disturbi e sulla patologia psichiatrica del marito. Secondo il pm i due medici, difesi dagli avvocati Aldo Moretti e Marco Spagnuolo, avrebbero invece attestato che Maravalle era esente da difetti fisici e psichici, omettendo di rilevare l’esistenza di patologie. L’udienza è stata aggiornata al 13 febbraio 2018.