Pescara, il flash mob su Bibbiano accende la polemica politica

A Pescara si discute del flash mob sui fatti di Bibbiano, patrocinato dagli enti locali e organizzato da alcune associazioni.

Il cosiddetto metodo Foti (lo psicologo finito nell’inchiesta di Bibbiano) partirebbe dall’assunto che i bambini non mentano mai e che spetti al terapeuta a far emergere il ricordo dell’abuso e la conseguente rielaborazione del trauma subito. Un’altra teoria ritiene invece che i bambini siano altamente influenzabili e che quindi li si possa spingere a raccontare non la verità assoluta, ma una verità indotta e manipolata. E’ il vulnus dell’inchiesta Angeli e Demoni, aperta per fare luce su presunti affidi pilotati a scopo di lucro. Come si sa, secondo la procura di Reggio Emilia, almeno una decina di bimbi sarebbero stati sottratti ai genitori naturali sulla base di testimonianze e relazioni falsificate, per essere poi affidati ad altre famiglie che, come da legge, percepiscono un contributo mensile per il mantenimento.

Ora, per quanto odiosa e ripugnante possa essere l’ipotesi accusatoria – e che diventerà ancora più schifosa se sarà ritenuta corrispondente alla verità dei fatti – occorrerebbe mantenere uno sguardo lucido e non indulgere a strumentalizzazioni politiche.

Il sindaco di Bibbiano – del Pd – potrà essere innocente o colpevole, ma questa non farà del Pd un partito di santi o di malfattori. Eppure c’è chi continua ad avallare la logica del cucuzzaro: uno degli indagati di Bibbiano è del Pd? Allora il Pd è il partito di Bibbiano. Quindi, se un indagato è ingegnere, tutti gli ingegneri sono potenziali disgraziati. Nel paese delle stranezze politiche, accade anche questo; e accade pure che, durante il discorso per ottenere la fiducia al Senato, il premier Giuseppe Conte sia stato attaccato dall’opposizione al grido di “Bibbiano, Bibbiano” o che una parlamentare si sia sfilata la giacca per chiedere conto in aula di una verità che non spetta a quella sede decretare.

Ad alimentare la polemica ci si è messo pure il Flash mob su Bibbiano patrocinato dai Comuni di Pescara e Chieti, dalla provincia di Pescara e dalla Regione Abruzzo e organizzato per domani da associazioni definite dall’Ansa come appartenenti “alla galassia di destra”. Le stesse associazioni, oggi in Comune, più che presentare l’evento, peraltro in quasi completa solitudine, sono state costrette a prendere le distanze dalle strumentalizzazioni politiche, fagocitate anche dall’immagine shock della locandina che pubblicizza l’evento.

L’INCHIESTA

L’inchiesta ha scoperchiato un presunto sistema illecito di gestione dei minori in affido alla comunità terapeutica di Bibbiano (Reggio Emilia) denominata “La Cura”, che si avvaleva, a sua volta, della consulta esterna della Onlus piemontese Hansel e Gretel, il cui psicanalista è Claudio Foti, autore di libri e di saggi sull’analisi degli abusi sui minori.

L’ex sindaco di Bibbiano, Carletti (Pd) sarebbe accusato di aver “omesso di effettuare una procedura a evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di psicoterapia che aveva un importo superiore a 40mila euro procurando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al centro studi Hansel e Gretel”. In pratica, secondo i pm, avrebbe agito “pienamente consapevole della totale illiceità del sistema sopra descritto e dell’assenza di qualunque forma di procedura ad evidenza pubblica”.