Pescara-Hvar: torna collegamento, ultima spiaggia?

Torna il collegamento estivo Pescara-Hvar con il punto interrogativo per il prossimo anno a causa dei bassi fondali, ma D’Alfonso rassicura: “Pochi giorni per il Piano Regolatore Portuale”.

A 50 anni dal primo collegamento tra Pescara e la Croazia, è stato presentato oggi, nell’ambito delle iniziative di Sottocosta al Porto turistico,  il Pescara-Hvar, grazie al mezzo veloce della Snav che assicurerà, anche per questa estate, il ponte con l’altra sponda dell’Adriatico. Il catamarano potrà trasportare 400 persone a una velocità di 32 nodi e sarà attivo dal 23 luglio fino al 31 agosto. Ma i problemi legati ai bassi fondali del porto canale restano, tanto che si pone un punto interrogativo per il prossimo anno. Il presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci, ricorda il contributo dell’Ente e che questo è l’ultimo dei tre anni di contratto da onorare da parte della compagnia marittima. Ora ci si dovrà mettere in moto per rendere il porto di Pescara fruibile e far sì che la città non perda il collegamento con la Croazia partito nel 1966 con la motonave Egadi, poi con la mitica Tiziano e da lì le vicende alterne legate proprio alla situazione difficile dello scalo pescarese. Il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha però rassicurato il numero uno di Snav, Raffaele Aiello:

“Il Piano regolatore portuale è in dirittura di arrivo”, ha detto D’Alfonso. “Sono stato 41 volte al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per battagliare su questo tema, intanto è arrivata la legge Madia che, scalzando il ventisettismo di alcune burocrazie e il bullismo di certe norme, ha fatto sì che a giorni ci arriverà la notizia della conclusione procedimentale dell’iter del Piano e così potremo scegliere il contraente. Non sono mancati atteggiamenti viziati ma noi abbiamo demitizzato l’attività riferita al porto: dovevamo reperire i fondi e superare le pigrizie, e lo abbiamo fatto senza clamori. Oggi confermiamo un collegamento che dura da 50 anni – ha proseguito D’Alfonso – e Aiello ci pone due condizioni: innanzitutto non essere lasciato solo nell’affrontare questa esperienza, e la Camera di commercio ha organizzato un sostegno importante, sapendo che in Abruzzo c’è una razza curiosa di politici e parlamentari che gioca contro; in secondo luogo, che il porto abbia il giusto livello di profondità e sicurezza. La Regione ha un appalto in esercizio amministrativo di 3.5 milioni per le attività di straordinaria manutenzione, poi ci sono 15 milioni nel Masterplan per tagliare la diga foranea, soldi veri – ha concluso il presidente della Regione – con copertura vera”.

Il servizio del Tg8: