Pescara, balneatori: “Piovono disdette per divieti”

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I balneatori di Pescara interessati dai divieti dal primo maggio prossimo sono preoccupati: “Piovono disdette – dicono – e ormai è psicosi per il mare inquinato”.

Di ieri l’ordinanza firmata dal sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, come annunciato, sul divieto temporaneo di balneazione lungo un ampio tratto di litorale nord che va dalla Madonnina a via Ragazzi del ’99. Divieto che potrà essere revocato solo dopo il 13 maggio, quando ci saranno altri campionamenti dell’Arta sulle acque classificate scarse, in base ai risultati dello scorso anno. C’è da dire che le ultime analisi hanno dato esito favorevole, perché, eccetto che in via Balilla, non si è registrato un superamento dei limiti di legge degli agenti inquinanti. Ma in base alla normativa, occorrono due risultati favorevoli consecutivi  per rimuovere i divieti di tuffi. Tant’è che Stefano Cardelli, di Ciba Confartigianato, precisa come ci siano già state disdette per l’affitto di ombrelloni e palme, non solo da parte dei Pescaresi ma anche dai turisti di fuori regione. Cardelli vuole essere ottimista sull’esito delle prossime analisi e sulla rimozione dei divieti, ma lui e gli altri balneatori mettono in evidenza come il danno di immagine ci sia comunque stato e che occorre un interventi drastico per evitare la mannaia dei divieti. Si spera nel collettore DK15 i cui lavori proseguono e nella bonifica degli scarichi abusivi lungo il fiume, messo in atto dall’Amministrazione Comunale in una corsa contro il tempo per salvare la stagione estiva. Il il 1° maggio, tradizionalmente il giorno simbolo dell’avvio della stagione balneare, i turisti e i bagnanti troveranno i cartelli con i divieti di tuffi su un ampio tratto del litorale pescarese.

 

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