Montesilvano, marcia no sgombero via Ariosto: risposta del Comune

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Dopo la manifestazione voluta dal comitato via Ariosto contro lo sgombero di un centinaio di cittadini senegalesi, arriva la risposta del Comune di Montesilvano.

“Abbiamo accordato fin dall’inizio piena fiducia nei confronti di tutti i rappresentanti della comunità senegalese, offrendo collaborazione e accoglienza nelle strutture alberghiere. Tuttavia non siamo stati ripagati con la stessa moneta”, a dirlo è l’assessore Valter Cozzi.

“Dopo l’operazione di sgombero che, ricordiamo, – prosegue Cozzi – è avvenuta a distanza di sei mesi dalla firma dell’ordinanza da parte del sindaco Francesco Maragno, e quindi dopo un tempo congruo per trovare soluzioni alternative, quest’Amministrazione ha mostrato ampia disponibilità nei confronti di tutte le persone che abitavano nelle palazzine di via Ariosto. Abbiamo promosso incontri ma, cosa ancora più importante, ci siamo posti in prima linea per supportarli nella ricerca di abitazioni alternative, offrendo loro sistemazioni temporanee. Tuttavia abbiamo dovuto scoprire, con grandissimo rammarico, che alcune delle persone che sono state ospitate per diversi giorni hanno avuto atteggiamenti di assoluta inciviltà, causando numerosi problemi al personale impegnato nella gestione della struttura alberghiera e disturbo agli ospiti che condividevano gli stessi spazi. Non sono mancati danni materiali, per i quali peraltro dovrà essere l’Ente e quindi la comunità montesilvanese a farsene carico; atteggiamenti dissoluti ed imbarazzanti, ulteriormente aggravati dall’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. Questo scenario degradante e non degno di un popolo pacifico, lavoratore e che merita il massimo della stima, è riportato per iscritto in una relazione puntuale che ci è stata consegnata dal personale della struttura ospitante”.

In merito invece alla regolarità contrattuale dei conduttori rispetto ai proprietari degli appartamenti delle palazzine di via Ariosto, Cozzi aggiunge:

“Mi risulta che solo 3 senegalesi, su 48 appartamenti, avessero sottoscritto regolarmente un contratto d’affitto e tra questi uno di loro ci ha documentato il regolare pagamento della Tari. Per oltre sei mesi, si sono avvicendate in Comune tante figure con le quali abbiamo trattato, mediato e collaborato. Oggi, alla luce delle deludenti risposte e atteggiamenti affatto collaborativi di un gruppo ristretto di senegalesi, ci troviamo costretti a rivedere i rapporti con quella parte di loro che pretendono dall’Ente una totale assistenza confondendo il Comune per un’agenzia immobiliare. Ciò che più rammarica – conclude Cozzi – è che il tempo ha fatto emergere una serie di circostanze sgradevoli che hanno logorato pezzo per pezzo quella fiducia che aveva alimentato la nostra volontà di trovare una soluzione al problema umano e sociale, ulteriormente incrinata dalla modalità volgare, blasfema e quindi non pacifica con la quale hanno condotto la manifestazione”.

2 Comments on "Montesilvano, marcia no sgombero via Ariosto: risposta del Comune"

  1. bravo Cozzi bravo Maragno…”La storia nn si fa chiedendo il permesso”..e questa amministrazione ha bussato svariate volte alle porte del dialogo ..della civiltà..della tolleranza…ora basta..fuori…fuori il degrado e la illegalita’che i senegalesi han portato in Italia…a montesilvano…non sono profughi quelli di via Ariosto(povero poeta che brutta associazione)…sono spacciatori ..criminali e prostitute….se li portasse a casa loro la sinistra italiana…o anche.rifondazione….basta li tolgano sul nostro percorso di vira civile pulita e seria….

  2. david celiborti | 22/07/2017 at 10:34 |

    Non credo proprio che questi senegalattici meritino di rientrare in via Ariosto nelle due palazzine del degrado! Essi hanno abusato come tutti neri, europei del’est, latinoamericani, indiani, pakistani! Fanno ciò che vogliono senza rispettare le regole! Hanno appreso questi atteggiamenti intolleranti dai nostri politici di governo: quelli della dittatura rossa della sinistra, che sta rendendo la vita difficile a chi sta in Italia e a chi se n’è andato! Questi dittatori applicano il potere sconfinando dappertutto sui conti in banca sulle pensioni di chi ha deciso di andare all’estero! Pensano soltanto a questi miseri clandestini senza dignità, che nonostante vengono pagati senza far niente di giorno li trovi davanti ad un mercato o ad un iper di notte a spacciare e a far esrcitare la prostituzione! L’altro ieri tra le notizie circolanti quello di nero clandestino che ha assalito un povero ragazzo italiano per derubarlo! Ecco la gratitudine! QUESTI DEVONO ANDARSENE CON LA FORZA E RIPORTATI IN LIBIA! Come ho già detto costoro insieme a tutti gli altri stranieri che non siano turisti vengono a delinquere e a oportare degrado come questi senegalattici! Hanno imparato bene la lezione per ottenere qualcosa bisogna fare casino in strada! Viva la dittatura di sinistra!

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