Lavoro: Susanna Camusso oggi a L’Aquila

Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, oggi a L’Aquila, dove ha incontrato anche i lavoratori in cassa integrazione dell’azienda Intecs che l’attendevano al suo arrivo all’auditorium del Parco a L’Aquila.

Camusso ha partecipato all’assemblea sindacale sulla proposta di legge di iniziativa popolare della “Carta dei diritti universali del lavoro”.

Libertà e dignità: sono questi i grandi temi centrali su cui il governo non deve abbassare la guardia per costruire un Paese finalmente stabile e attento ai diritti dei lavoratori. Per questo la Cgil ha avviato un percorso per mettere a punto – attrvaerso la consultazione straordinaria degli iscritti – la carta dei diritti universali dei lavoratori”. Uno strumento propedeutico al nuovo Statuto dei lavoratori, un documento che si misura con il cambiamento intervenuto nel mondo del lavoro, che oggi vede disuguaglianze, discriminazioni e divisioni e che dovrà al termine del percorso essere condiviso dal Parlamento. Il percorso che vede la Cgil incontrare in una serie di consultazioni gli iscritti in tutt’Italia, tocca anche L’Aquila, dove questa mattina il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha partecipato all’assemblea del lavoro pubblico con il segretario provinciale Umberto Trasatti, il segretario della Fp Rita Innocenzi e gli esponenti della segreteria regionale in un affollatissimo auditorium al parco del Castello.

E incontrando i lavoratori della Intecs ha detto:

“Questa come altre vertenze non possono più essere affrontate a livello locale, vanno fatte emergere a livello nazionale in un tavolo di crisi con governo e parti sociali”.

Il 70 per cento dei 107 lavoratori dell’azienda aquilana che si occupa di ricerca in telecomunicazioni e’ oggi in cassa integrazione a rotazione e per la Intecs c’e’ dietro l’angolo lo spettro della chiusura.

“Il Paese non ha un indirizzo – ha aggiunto Camusso – Il governo non ha una politica industriale, ma asseconda solo quello che chiedono le aziende. Se qualcuno dice vendiamo la chimica il governo dice ‘va bene, vendiamola’”. Uno dei lavoratori della Intecs ha poi fatto osservare al segretario della Cgil “che ci sono tanti lavoratori tra i 40 e i 50 anni che vengono ritenuti vecchi per il mercato del lavoro, quando in realta’ non e’ piu cosi’, perche’ hanno ancora competenze e potenzialita’. E’ assurdo parlare gia’ di prepensionamento perche’ a 50 anni si e’ ancora giovani”. “Questo e’ vero, ma non dimentichiamoci che al governo c’e’ qualcuno che vorrebbe farci lavorare fino a 80 anni”, ha commentato Camusso non senza una punta di ironia.