Lanciano: in mille per dire no a centrale biomasse

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Un migliaio di persone, con una ventina di sindaci della provincia di Chieti, hanno manifestato ieri a Lanciano contro la realizzazione della centrale a biomasse che dovrebbe sorgere tra Lanciano e Sant’Eusanio del Sangro.

L’impianto da 26 Mw dovrebbe essere realizzato nei territori di Lanciano, a Colle Campitelli, e S. Eusanio del Sangro, località Brecciaio, a poche centinaia di metri dall’oasi di Serranella. I sindaci, a partire da Mario Pupillo (Lanciano), e Raffaele Verratti (S.Eusanio), hanno tutti indossato la fascia Tricolore e i rispettivi comuni erano rappresentati dai gonfaloni. Ampia è stata la solidarietà manifestata dai primi cittadini, non solo quelli Frentani e della Val di Sangro, in testa Atessa, ma anche i primi cittadini di Tollo e Guardiagrele. Presenti anche numerose associazioni ambientaliste tra cui Wwf, Legambiente, comitati contro l’elettrodotto Gissi-Villanova e Ombrina Mare. A causa dell’iniziale pioggia il corteo si è snodato con ritardo, partendo alle 10.15 da piazza Memmo per poi concludersi piazza Plebiscito. Il progetto della centrale a biomasse è stato presentato da imprenditori frentani alla Regione Abruzzo il 26 agosto 2015. L’impianto, secondo quanto riferito da chi è contrario al progetto, potrà bruciare 100 mila tonnellate di rifiuti di ogni genere l’anno. Vista l’enorme quantità l’intero territorio è preoccupato anche del fatto che i rifiuti possano giungere da fuori regione. Il mega impianto per il trattamento di rifiuti potrà bruciare anche, secondo i dati riferiti, quelli tossico-nocivi e speciali (quali ad esempio il Plasmix, un sottoprodotto degli imballaggi in plastica, oppure quelli classificati con il codice Cer 191212) per trasformarli in syngas, combustibile che verrà bruciato 24 ore su 24 alimentando una turbina per la produzione di 4,990 MW di energia elettrica, 5 volte più grande della contestata e sequestrata centrale a biomasse della vicina Treglio. Durante la manifestazione pacifica la parola d’ordine è stata ”basta con inceneritori in Frentania e maggiore attenzione alle energie rinnovabili e raccolta differenziata dei rifiuti, salute e ambiente”.