Inchiesta Rigopiano, D’Alfonso in Procura a Pescara (Video)

Inchiesta Rigopiano: il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso interrogato in Procura, a Pescara. Il governatore si è detto soddisfatto dell’incontro con i Pm e di aver fornito tutti i chiarimenti.

E’ stato interrogato per circa due ore il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, indagato nell’ultima tranche dell’inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola, travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco’ 29 morti. Questo filone riguarda la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv). D’Alfonso, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giuliano Milia, e’ stato interrogato dal procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, titolari dell’inchiesta. Presenti anche i carabinieri forestali con il tenente colonnello Annamaria Angelozzi.

A giudizio dell’accusa, D’Alfonso avrebbe omesso “di intervenire presso i funzionari responsabili del servizio di protezione civile, richiedendo e sollecitando tempestivamente l’attuazione e l’esecuzione degli obblighi della legge regionale 47 del 1992 e, in particolare, la redazione e realizzazione della carta di localizzazione dei pericoli da valanga per tutto il territorio della regione”.

A D’Alfonso viene contestata anche la tardiva convocazione del Comitato operativo regionale delle emergenze. In totale l’inchiesta conta 39 indagati. I reati ipotizzati vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all’omicidio e lesioni colpose, all’abuso d’ufficio e al falso ideologico, alla rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

Il commento di D’Alfonso

“Questa mattina sono stato audito per circa due ore dai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta sull’hotel Rigopiano. Sono molto soddisfatto dell’incontro. Ho risposto in maniera articolata alle domande puntuali dei magistrati, fornendo tutti i chiarimenti che di volta in volta mi venivano richiesti”.

Il servizio del Tg8: