Guardia di Finanza: a Pescara cinque arresti per estorsione

La Guardia di finanza di Pescara ha arrestato cinque persone del posto, ritenute responsabili di estorsione a danno di alcuni commercianti.

I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara hanno notificato le relative ordinanza di custodia cautelare a cinque pescaresi che si presume siano coinvolti in un’attività di estorsione nei confronti di alcuni commercianti locali. I cinque sarebbero anche gli autori di reati di furto e spaccio di stupefacenti. L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba con l’intervento di oltre 15 militari e l’ausilio delle unità cinofile.

Un padre modello, il cui comportamento criminale è servito da esempio ai tre figli e ad un’altra persona: il quintetto fermato dalla Guardia di Finanza di Pescara aveva costruito un sodalizio criminale attivo su più fronti. L’operazione “No fear” (niente paura) ha portato all’arresto di cinque persone per reati, a vario titolo, che vanno dal furto all’estorsione, ma anche minacce, spaccio e lesioni. In manette sono finiti Michele Rossoni (il padre), Cristian, Richard e Virginio Rossoni (i figli) e Giovanni Di Blasio. Tra le attività denunciate c’è l’attività estorsiva, ossia richiesta di “pizzo”, con minacce e in un caso anche lesioni, rivolta ad alcuni esercenti (un fruttivendolo e un bar), secondo la classica formula “O paghi o ti distruggo”. Ma nel raggio di azione del gruppo c’era anche lo spaccio di droga: infatti, tra le quattro vittime accertate dalla Guardia di Finanza di Pescara, c’è anche un operaio, dopo avere acquistato e pagato la sostanza stupefacente, è stato minacciato al fine di ottenere altri soldi. L’attività del sodalizio andava avanti da anni, ma è soltanto grazie al coraggio di quattro commercianti che hanno deciso di sporgere denuncia che si è arrivati alle indagini e poi agli arresti. A questo proposito, i finanzieri invitano chiunque fosse stato vittima di episodi analoghi a farsi avanti.

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