Comune Canistro condannato a restituire furgone a S.Croce

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La Corte di appello dell’Aquila ha condannato il Comune di Canistro  a restituire al legittimo proprietario un furgone che la società Santa Croce gli aveva concesso in comodato gratuito nel 2004.

Lo rende noto la stessa società del patron molisano Camillo Colella che fa il punto “su una vicenda che ha dell’incredibile visto che per rientrare in possesso del bene si è dovuto far ricorso alla legge contro il Comune di Canistro”. La società era concessionaria della sorgente di acqua minerale Sant’Antonio Sponga di Canistro prima della revoca da parte della Regione Abruzzo, nell’ambito di un serrato e lungo contenzioso ancora in corso.

La Santa Croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro, è tornata ad imbottigliare con la più piccola sorgente Fiuggino. L’acqua minerale della sorgente più grande finisce invece da circa due anni nel fiume Liri, a causa dello stallo del bando del 15 dicembre 2016 che ha portato finora alla sola aggiudicazione provvisoria al gruppo nazionale Norda. La società, venuto meno “il rapporto di fiducia e leale collaborazione con l’amministrazione comunale di Canistro, con la quale ha altri contenziosi in essere, ha deciso di richiedere indietro il suo furgone”.

Il Comune si è opposto, rendendo così necessario l’attivarsi dell’ennesimo contenzioso giudiziario. Il Tribunale di Avezzano, con sentenza del 25 gennaio 2017, ha dato ragione alla Santa Croce, e ha ordinato al Comune di Canistro l’immediata restituzione dell’automezzo, condannandolo al pagamento di 4.500 euro per il mancato godimento del bene, a cui si sono aggiunti 1.287 euro per il mancato pagamento della tassa automobilistica dell’anno 2007. Il Comune, difeso dall’avvocato Renzo Lancia, ha però deciso di fare appello alla sentenza di primo grado a favore della Santa Croce, difesa dagli avvocati Roberto Fasciani e Anna Fasciani. La Corte di appello, presieduta dal giudice Rita Fabrizio, ha dato nuovamente torto al Comune, con sentenza pubblicata il 15 maggio scorso, e che ora, oltre a restituire il furgone, dovrà pagare ulteriori spese processuali. Il mezzo è stato riconsegnato nei giorni scorsi.