Asse Attrezzato: “Chi controlla i limiti?”

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Sui nuovi limiti di velocità dell’Asse Attrezzato interviene Ernesto Grippo, dell’associazione comandanti di Polizia Municipale, che chiede più controlli.

Dopo l’ennesima tragedia che ha visto morire due coniugi sull’Asse Attrezzato, ci si interroga sui nuovi limiti di velocità, tra 90 e 110, che interessano la principale arteria di collegamento tra Pescara e Chieti. Ernesto Grippo, dell’associazione comandanti di Polizia Municipale, spiega che i limiti di velocità hanno un senso solo se accompagnati da controlli reali. In quanto raccordo autostradale, Grippo precisa che è possibile mettere autovelox fissi o tele laser in grado di registrare l’effettiva velocità, come deterrente, oppure utilizzare lo “scout speed”, sistema di rilevamento mobile da fissare sulle auto della Polizia Municipale o della Stradale che è in grado di riprendere la velocità delle vetture sia da fermo che in movimento.
In più, Grippo si sofferma sulla abitudine opinabile di realizzare lavori su un’arteria così importante a scorrimento veloce e trafficata, nelle ore di punta e non, come avviene non solo in altri paesi d’Europa, ma anche in altre città d’Italia, di notte o nei momenti della giornata più tranquilli. Grippo conclude inoltre che quasi sempre è la velocità alla base degli incidenti stradali oltre alla distrazione causata dall’utilizzo improprio del telefonino mentre si è alla guida. Tutto questo, all’indomani della tragedia che ha visto i due coniugi di Chieti, di 70 e 75 anni, morire in un tamponamento nei pressi di San Giovanni Teatino, proprio in un tratto interessato da alcuni lavori di sfalcio dell’erba, dove si erano formate code.