A24 ed A25, Fit-Cisl: “Aumento pedaggi inaccettabile”

La Fit Cisl, il sindacato dei trasporti abruzzesi e la Cisl Abruzzo Molise, denunciano con forza “l’inaccettabile l’aumento dei pedaggi autostradali portato avanti da Strada dei Parchi spa”.

Dal primo gennaio la società che gestisce le autostrade A24 e A25 che collegano il Lazio e l’Abruzzo, ha stabilito “un ulteriore rincaro di ben il 13% dei prezzi dei pedaggi, giungendo ad un aumento record rispetto ad un anno fa”. Il segretario Generale FIT-CISL AbruzzoMolise, Alessandro Di Naccio, sottolinea che “è una stangata che si abbatterà su tutti i cittadini abruzzesi. È impensabile continuare con questi rincari, che impediscono totalmente di realizzare una mobilità economica e efficiente e soprattutto una politica dei trasporti basata sull’universalità dell’accesso alle infrastrutture”.

Secondo la Cisl, “gli effetti negativi, oltre che gravare direttamente sull’intera collettività, ricadranno sui lavoratori delle società abruzzesi di trasporto, a cui costerà molto di più coprire le spese dei numerosi collegamenti con Roma, e ricadranno anche su migliaia di pendolari che, con molta probabilità, subiranno un conseguente aumento del prezzo dei biglietti. Inoltre, i rincari continui e progressivi rischiano di paralizzare la mobilità verso la Capitale. Ciò in netto contrasto con la politica sindacale condotta dalla Fit e dalla Cisl negli ultimi anni, tesa a creare un asse Pescara-Roma, utile non solo ai lavoratori ed alla collettività locale, ma a tutta Italia come snodo strategico infrastrutturale di alta valenza economico-commerciale tra Tirreno e Adriatico”.

Il Segretario Generale Usi Cisl Abruzzo Molise, Leo Malandra, spiega che “il rincaro è incomprensibile se paragonato al costo chilometrico di tutte le altre tratte autostradali: infatti da Pescara per raggiungere Roma oggi si spendono quasi 50 euro di pedaggio autostradale mentre, con la stessa spesa, si percorrono il doppio dei chilometri sull’autostrada adriatica A14”. “Gli interventi sui pedaggi autostradali – continua Malandra – “si inseriscono in un quadro già negativo che caratterizza la gestione di Strada dei Parchi spa, essendo l’unica società che, a fronte del crescente fatturato e dell’aumento periodico dei pedaggi, ha previsto la chiusura di alcuni caselli autostradali, ha stabilito il mancato presidio H24 di altri e lamenta continui esuberi di personale”.