Pescara: 100 profughi in arrivo in hotel rivera sud

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Sull’arrivo di 100 profughi, uno dei titolari dell’hotel Holiday di Pescara, si dice preoccupato per il fatto che alla struttura sarà permesso ospitare solo gli immigrati e non i turisti.

Mirko Giannandrea, uno dei titolari di minoranza dell’albergo, non condivide assolutamente questa soluzione, visto che l’hotel, sul lungomare sud di Pescara, vive di turisti e con l’arrivo, nei prossimi giorni, di un centinaio di profughi la struttura sarà riservata esclusivamente agli immigrati. Giannandrea, allertato dalla cooperativa che si è aggiudicata l’ultimo bando della Prefettura, mostra tutta la sua contrarietà per il fatto che nell’albergo, per motivi di sicurezza, potranno essere ospitati solo immigrati per tutto il periodo della loro permanenza. Giannandrea si è rivolto all’associazione Pescara mi Piace e ad Armando Foschi, perché teme che si giungerà alla rovina del patrimonio familiare e alla chiusura definitiva dell’hotel.

Intanto i consiglieri di Forza Italia di Comune e Regione, Sospiri e Antonelli, annunciano per lunedì alle 17.00 un presidio permanente proprio davanti all’hotel Holiday.

“Vogliamo impedire lo sbarco di 100 presunti profughi – scrivono Sospiri e Antonelli – sulla riviera sud a inizio di una stagione balneare che già si annuncia disastrosa grazie all’impegno del sindaco Alessandrini. Lunedì depositeremo una richiesta di convocazione di una seduta urgente del Consiglio comunale su una vicenda inaccettabile, di cui l’intera città è stata volutamente tenuta all’oscuro. Martedì, 31 maggio, nella seduta già prevista del Consiglio comunale di Pescara, presenteremo un’interrogazione urgente per chiedere conto al sindaco dell’ennesima sciagura che sta per abbattersi sulla nostra città. Continueremo con ulteriori iniziative fino a quando non verrà cancellato il provvedimento di assegnazione dei 100 profughi chiamando a raccolta tutti i cittadini, i residenti, i balneatori, gli operatori commerciali, gli operatori culturali, senza bandiere di partito, senza appartenenze politiche, perché – concludono i consiglieri di Forza Italia – qui è in gioco la nostra economia collettiva e il nostro futuro”.

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Il servizio del Tg8