L’Aquila, elezioni. Trifuoggi: “Farò la mia lista civica”

“Nessuno mi tiri per la giacchetta, nessuno può fare il mio regista, sono una persona e un politico autonomo”.

Il vicesindaco dell’Aquila, l’ex procuratore Nicola Trifuoggi va avanti autonomamente nel suo percorso politico futuro in vista delle prossime amministrative che riguarderanno L’Aquila fra poco più di un anno. A chi lo tira verso la propria posizione, ultimo in ordine di tempo il leader del partito di centro destra “L’Aquila città aperta” Giorgio De Matteis, Trifuoggi risponde “picche”, chiarendo però che non è mai stato un uomo di destra. Nessun accordo con formazioni politiche o partitiche, ma all’orizzonte, eventualmente, una lista civica fatta da persone perbene.

Alla domanda “da che parte sta il vicesindaco?”, Trifuoggi risponde: “Sto dalla parte della città dell’Aquila che deve essere amministrata da persone che vogliono bene a questa città. Persone ‘specchiate’, indipendentemente dalla loro provenienza politica. Per far rinascere L’Aquila non si può che essere tutti d’accordo sui sistemi, poi si possono discutere i dettagli, le priorità e le modalità. Ecco perché ho detto: nessun accordo con formazioni politiche o partitiche”.

“Io pensavo a delle liste civiche – prosegue l’ex procuratore – anche se molti ritengono che siano la fine della politica; ma, alla fine, che cosa ha fatto la politica partitica, che è in crisi dappertutto? Basti pensare alle emorragie alle elezioni che vuol dire che la gente è stanca di questo modo di fare politica”.

Quanto alle paventate dimissioni, Trifuoggi chiarisce che prenderà qualsiasi decisione soltanto dopo l’approvazione del Bilancio, in bilico per un buco di 24 milioni di euro, perché “L’Aquila non può permettersi un commissariamento, che sarebbe la sua fine”.