Coronavirus Abruzzo, le difficoltà degli operatori culturali

Tra i tanti danni generati dal Coronavirus, nel mondo e in Abruzzo, c’è anche la tendenza a chiudersi in casa per paura del contagio. Cinema, teatri e altri luoghi deputati alla fruizione culturale attraversano una fase molto critica.

 

Gli operatori culturali, gli organizzatori di eventi, le compagnie teatrali, i musicisti, gli esercenti cinematografici e, in generale, tutti i lavoratori del comparto, vivono un momento di grande preoccupazione. Il loro messaggio, raccolto dal Tg8, è duplice: alla gente chiedono di non farsi condizionare dalla paura, la invitano ad uscire di casa non solo per fare la spesa, ma anche per nutrire la mente – teatro, cinema, concerti, biblioteche, musei – perché non si vive di solo pane. Al ministro Franceschini invece chiedono che i provvedimenti da adottare per arginare i danni causati dal Coronavirus contemplino anche loro. Sul tema “Coronavirus e spettacolo” sono tre i fronti esplorati dal servizio del Tg8: la musica, con l’intervista al presidente dell’associazione L. Barbara, il teatro, con le parole di Giulia Basel, e il cinema, le cui difficoltà sono state raccontate da Tony Zitella, presidente dell’associazione nazionale esercenti cinematografici.