Abruzzo, brucia anche Preturo

Nell’estate sempre più infuocata d’Abruzzo un altro incendio si aggiunge a quelli che stanno devastando la regione più verde d’Europa: brucia anche la periferia ovest dell’Aquila, in particolare la frazione di Casaline di Preturo.

Nella tarda serata di ieri le fiamme alte e il gran fumo erano visibili da tutto il territorio circostante L’Aquila, tra i borghi di Casaline e Santi di Preturo. Le operazioni di spegnimento sono subito iniziate, tuttavia la nuova emergenza è stata complicata dagli altri roghi della zona, da Fonte Vetica ad Aragno, fino alla Marsica. Per i Vigili del fuoco sono ore concitate, tutti stanno dando il massimo, i turni sono stati prolungati e anche quelli in ferie sono stati richiamati in servizio.

Intanto dalla sede di Roma della Protezione civile nazionale fanno sapere che sono 44 le richieste di intervento aereo arrivate da tutta Italia.

Quella di ieri è stata un’altra giornata impegnativa per gli equipaggi dei canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile. I velivoli sono stati impegnati dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi. Da terra sono infatti arrivate diverse richieste di supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre regionali. Delle 44 richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento dalle regioni, 12 sono pervenute dal Lazio, 8 dalla Sicilia, 4 rispettivamente da Abruzzo, Basilicata e Campania, 3 dalla Calabria, 2 dall’Emilia Romagna e dall’Umbria, una da Liguria, Toscana, Molise, Puglia e Sardegna.

“L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei – 13 Canadair e 6 elicotteri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco oltre a 3 elicotteri della Difesa – ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 14 roghi. Al momento – ha precisato la Protezione civile – l’attività dei velivoli disponibili è concentrata, in accordo con le regioni, sulle situazioni più critiche. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni consentiranno di operare in sicurezza”.