Una fiaccolata al mese per il rom ucciso a Montesilvano

Sono pronti a fare una fiaccolata al mese se l’altro presunto assassino di Antonio Bevilacqua non finirà in cella i familiari del giovane rom ucciso in un pub di Montesilvano.

A chiedere giustizia e ad invocare l’arresto anche di Nunzio Mancinelli, presunto complice di Massimo Fantauzzi, reo confesso e già in carcere, è Gabriella Silveri, compagna della vittima e madre della loro bimba di nove mesi. La 21enne ha dichiarato al quotidiano Il Centro che amici e parenti sono pronti ad organizzare una fiaccolata al mese e ogni altro tipo di manifestazione pacifica che serva a tenere desta l’attenzione sul caso. La giovane donna si chiede perché l’amico di Fantauzzi (che si dichiara estraneo ai fatti) sia ancora in libertà e perché lo stesso Fantauzzi non sia stato ancora interrogato. Gabriella Silveri parla anche di razzismo e si dice certa che se fosse stato l’inverso, un cittadino qualunque ucciso da un rom, le cose sarebbero andate diversamente e gli assassini sarebbero stati tutti assicurati alla giustizia.

(Nella foto: la vittima Antonio Bevilacqua)