Teramo, con il Wwf tra le città dell’Urban Nature

Anche il Wwf di Teramo aderisce all’evento nazionale Urban Nature, pensato per far conoscere e celebrare la biodiversità delle città italiane.

La prima edizione di Urban Nature, l’iniziativa nazionale del Wwf che si svolge domenica 15 ottobre, punta a esplorare, conoscere e ri-costruire (dove è assente o poco curato) il patrimonio naturalistico dei centri urbani italiani. In Abruzzo hanno aderito diversi Comuni. A Teramo, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, sono state organizzate due visite guidate gratuite della Villa Comunale, alle ore 10 e alle ore 11.

“Abbiamo scelto la Villa Comunale – dichiara Claudio Calisti, presidente Wwf Teramo – perché rappresenta il cuore verde della città. È sicuramente il parco cittadino più amato dai teramani, ma è anche un luogo importante per la biodiversità. Conserva infatti essenze vegetali importanti, oltre a testimonianze della storia cittadina. È un luogo che merita di essere conosciuto e tutelato. Purtroppo sono frequenti gli atti di vandalismo e di incuria verso questo piccolo gioiello di biodiversità e attraverso questa manifestazione come Wwf vogliamo invitare la città e i suoi amministratori all’impegno, per una maggiore cura e valorizzazione di questo parco”.

La Villa Comunale di Teramo.

Dedicata a Stefano Bandini, giovane teramano operatore della protezione civile scomparso nel 2005, medaglia d’oro al valore civile, la Villa Comunale è nata come Orto Botanico Sperimentale Agrario alla fine degli Anni Venti del XIX secolo su iniziativa della Società Economica di Teramo con un’estensione maggiore di quella odierna. Lo scopo principale era quello di coltivare specie vegetali utili in agricoltura e per i rimboschimenti. A metà del 1800 l’orto arrivò ad ospitare circa 1.000 specie. Proprio per questo ancora oggi vi si trovano diverse specie di piante provenienti anche da altri continenti. Tra il 1882 e il 1884 l’orto fu completamente ristrutturato per adibirlo a parco cittadino. Fu così realizzato il lago posto al centro della Villa, alimentato con le acque provenienti dalla captazione della sottocorrente del Torrente Vezzola. Nel corso degli anni la superficie della Villa è stata ridotta, in particolare per la realizzazione degli edifici scolastici. Del nucleo della Villa fa parte anche un bel edificio che, nato come sede della Società Economica, ospita oggi la Pinacoteca Civica. Diversi anche i monumenti che ricordano persone illustre di Teramo: da Giannina Milli ad Aurelio Saliceti, da Mario Capuani ad Alberto Pepe, fino a due giovani oppositori politici morti nelle carceri fasciste, Romolo Di Giovannantonio e Berardo Di Antonio. E nella Villa hanno trovato posto anche i famosi “Due di coppe” un tempo posti all’ingresso di Corso San Giorgio.