Abruzzo: Ricostruzione sisma, proteste per chiusura UTR

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Non piace l’emendamento del Governo al decreto-legge che dispone la chiusura degli UTR, Uffici per la Ricostruzione, e la soppressione del Tavolo di coordinamento delle aree omogenee: in Abruzzo i sindaci pronti alla protesta.

“Il Tavolo di coordinamento delle aree omogenee – si legge nella nota dei sindaci – è allibito e sconcertato da quanto previsto dall’emendamento presentato dal governo, interamente sostitutivo del ddl n. 2942, di conversione in legge del decreto-legge in materia finanziaria e per esigenze indifferibili che è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia. Il futuro della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 è gravemente e seriamente compromesso. Con un comma vengono soppressi tutti gli Uffici Territoriali che, dal 2012, si stanno occupando della ricostruzione di tutti i Comuni appartenenti al cratere sismico, e anche il Comitato di Area Omogenea è stato soppresso. I sindaci dei Comuni interessati, che da anni si stanno impegnando e stanno combattendo per la ricostruzione e la rinascita del territorio abruzzese, non sono stati minimamente coinvolti e lo stesso trattamento è stato riservato al Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee che non è stato ascoltato e informato. La decisione è calata dall’alto senza alcuna condivisione. I sindaci sono stati completamente privati della loro funzione che è quella di rappresentare i territori che hanno l’onore e l’onere di amministrare secondo il mandato conferito loro dai cittadini. Tutte le competenze degli Uffici Territoriali per la Ricostruzione sono stati trasferite ad una sola struttura, creando un accentramento di potere e funzioni in capo ad un solo soggetto. Il rischio temuto da tutti i Sindaci è il blocco totale della Ricostruzione post-sisma: blocco di quella privata e pubblica, dei sottoservizi, dei Piani di Sviluppo, dei Piani strategici condivisi nelle diverse aree omogenee. Il Tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee, riunitosi oggi a Fossa, chiede con una sola voce l’immediato stralcio del comma del suddetto emendamento che colpisce la ricostruzione e un contestuale incontro con il commissario alla ricostruzione on. Paola De Micheli. Tutti i sindaci sono disposti a qualsiasi tipo di protesta per risolvere questa situazione incresciosa. I paesi devono essere ricostruiti da chi conosce veramente il territorio, rappresentando e manifestando nelle sedi competenti le prerogative e le esigenze dei cittadini con i quali ci si confronta quotidianamente”.