Da oggi, 13 agosto, il fermo pesca in Abruzzo fino al 23 settembre

Da oggi, 13 agosto, scatta il fermo pesca in Abruzzo: niente pesce fresco sulle tavole fino al 23 settembre.

Niente pesce fresco dell’Adriatico, visto che i pescatori rimarranno a terra per quaranta giorni, dal 13 agosto al 23 settembre. Una ottantina le imbarcazioni in Abruzzo coinvolte che praticano la pesca a strascico, possono uscire in mare, invece, quelle più piccole con la cosiddetta pesca da posta.

Lungo il molo nord di Pescara, abbiamo incontrato Mimmo Grosso, già presidente dell’associazione Armatori di Pescara ora guidata da Francesco Scordella. Grosso ribadisce che così com’è il fermo pesca non serve a nulla, solo a mettere sul lastrico la marineria visto che non sono arrivati gli  indennizzi dei due anni precedenti e, ovviamente, nemmeno di questo. La marineria, prosegue l’armatore, lavorerà per spostare, il prossimo anno, il fermo biologico a luglio e che sarà pronta ad azioni eclatanti se nulla si muoverà per l’escavo del porto canale i cui fondali si sono ridotti ulteriormente. Inoltre, ci si mette anche la mucillagine in mare a rovinare le reti.

“Non siamo d’accordo con le modalità del fermo ma purtroppo è così”, lamenta  Mimmo Grosso, già presidente degli armatori di Pescara, che nel suo sfogo si fa portavoce anche degli altri armatori pescaresi. Noi volevamo il primo turno, quello dell’alto Adriatico. Le motivazioni sono state dettagliatamente discusse ed approvate da diverse marineria del medio Adriatico. L’anno scorso fu un fallimento totale. Ci fermammo nello stesso periodo del Tirreno e tornammo in mare con loro e la conseguenza è che ci fu una caduta di prezzi senza precedenti. Ora con questa tipologia di fermo i pescatori vedranno un altro stipendio degno di nota alla fine di ottobre. La pesca dei giorni scorsi è stata molto magra per il gran caldo; la commercializzazione idem. E poi è venuta fuori la mucillagine e le reti intasate non sono più idonee a pescare. Inoltre abbiamo avuto problemi con le restrizioni delle zone di pesca, come per la Fossa di Pomo e il porto è in condizioni pietose. Ci sarebbero da elencare un’infinità di motivazioni che ci lasciano perplessi su questo fermo pesca, ma evidentemente il problema interessa a pochi.
Le associazioni di categoria incompetenti seguiranno a dettare legge da dietro le scrivanie, senza sapere neppure se l’acqua del mare è dolce o salata. Ogni Governo è peggio dell’altro e pensano solo a se stesso e non al bene del mare e dei pescatori”, conclude il suo sfogo Mimmo Grosso.”

Il servizio del Tg8