Sisma, nel cratere inagibile metà del patrimonio artistico

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Al termine dei sopralluoghi compiuti dopo il sisma di agosto, nel cratere risulta inagibile quasi la metà del patrimonio artistico presente. Danni in Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche.

Dalle 455 schede redatte sulla base dei sopralluoghi effettuati nel Lazio, nelle Marche, in Umbria e in Abruzzo dagli esperti del Ministero dei Beni culturali, dagli ingegneri universitari e dalla Protezione civile, emerge una situazione preoccupante: nell’area del cratere oltre il 46% del patrimonio artistico e culturale è compromesso. Una prima verifica dell’agibilità era stata avviata subito dopo il terremoto dai tecnici regionali del Mibact allo scopo di definire il quadro generale del danno, successivamente sono stati eseguiti 455 sopralluoghi detti di ‘secondo livello’, svolti da tecnici del Ministero e dagli strutturisti: 112 in Abruzzo, 50 nelle Marche, 96 nel Lazio e 197 in Umbria. Complessivamente sono 111 le strutture dichiarate agibili (circa il 24%) e 4 quelle che, pur non essendo danneggiate, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 212 gli edifici inagibili (oltre il 46%) e 128 (il 28%) le strutture temporaneamente inagibili o agibili con provvedimento. In 25 strutture, con il supporto dei vigili del fuoco, si sono già concluse le operazioni di messa in sicurezza (15 nelle Marche e 5 rispettivamente nel Lazio e in Umbria). Tra gli interventi ancora in corso figurano quelli nel santuario dell’Icona Passatora di Amatrice, nel tempietto della Madonna del Sole di Arquata, nelle chiese di San Paolo a Macerata e di Sant’Antonio Abate a Norcia. Le squadre operative stanno anche procedendo al recupero di beni mobili da chiese, musei e altre strutture culturali in pericolo: ad oggi sono 1162 i beni prelevati da un totale di 53 siti.