Pescara, vetrine buie contro le targhe alterne

Pescara, vetrine buie contro le targhe alterne. La Confesercenti pronta alla serrata nel caso in cui il Comune confermi la circolazione a targhe alterne in tutta la città.

I commercianti aderenti alla Confesercenti sono pronti ad abbassare le saracinesche se entrerà in vigore l’ordinanza sulle targhe alterne, firmata dal Comune di Pescara per fronteggiare l’emergenza smog.

“Contro il provvedimento delle targhe alterne – annunciano il presidente di Confesercenti Raffaele Fava ed il direttore Gianni Taucci – siamo pronti alla serrata delle attività economiche del centro cittadino e a spegnere le vetrine e le insegne dopo l’orario di chiusura. Questa mattina abbiamo inviato una richiesta urgente di audizione presso la Prefettura e il Comune affinché scongiurino questa misura delle targhe alterne: fra i commercianti di Pescara c’è un enorme senso di frustrazione e rabbia di fronte ad un provvedimento inutile, fuori dal tempo e che rischia solo di essere un inatteso regalo per i centri commerciali di Sambuceto, Città Sant’Angelo, Villanova e Chieti Scalo”.

La limitazione al traffico preoccupa anche perché arriva in piena stagione di saldi, che tra l’altro non presentano un avvio incoraggiante. La Confesercenti precisa inoltre di aver avviato una petizione fra i commercianti i quali si sono detti pronti ad abbassare le saracinesche in segno di protesta contro il provvedimento.

“Non contestiamo la necessità di adottare misure straordinarie contro l’inquinamento – dicono Fava e Taucci – contestiamo radicalmente invece  che si scelga il percorso delle targhe alterne senza alcun progetto alternativo e senza conoscere gli attuali livelli di inquinamento e che si punti solo su Pescara senza coinvolgere i Comuni limitrofi come pure avevamo chiesto di fare”.

Fava e Taucci ricordano come la circolazione a targhe alterne si sia già rilevata un fallimento in altre città e lamentano mancanza di certezze. Perplessità anche per i controlli sui termostati dei riscaldamenti di uffici pubblici, banche e abitazioni, che dovrebbero non superare i 19°.

“La nostra – conclude Confesercenti – non è una opposizione strumentale: siamo storicamente attenti ai temi della sostenibilità ambientale. Proprio per questa ragione crediamo che le targhe alterne siano assolutamente inutili e anzi dannose”.

 
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