Cappelle sul Tavo, appello della donna sfrattata

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Pochi giorni fa la casa-parcheggio in cui abitava era stata sgomberata e sei nuclei familiari erano stati sfrattati dal Comune di Montesilvano.  Ora una delle persone sfrattate, una donna rom di 35 anni, da Cappelle sul Tavo lancia un appello al sindaco.

La donna è Erminia Di Rocco, rom, disoccupata, con due figli piccoli e con il marito in carcere. Tempo fa aveva occupato un alloggio perché non sapeva dove andare ad abitare. Ricevuta la prima richiesta di sfratto, la donna si era allontanata con le bimbe temendo che le venissero portate via. La palazzina privata, situata in contrada Pignataro di Cappelle sul Tavo, era stata presa in affitto dal Comune di Montesilvano nel 1999 allo scopo di realizzarvi “case parcheggio”. Le persone ospitate però non erano state in grado di contribuire alle spese stabilite con il Comune, per cui, nel 2005, era arrivato il primo sfratto da parte degli effettivi proprietari. Dopo l’aggravamento della situazione debitoria, nel 2015 il Comune aveva chiesto al Tribunale di Pescara un provvedimento d’urgenza finalizzato a liberare i sei appartamenti. Il provvedimento è stato eseguito definitivamente pochi giorni fa.