Terremoto, proposta una carta d’identità degli edifici

Terremoto, proposta una carta d’identità degli edifici. Una carta d’identità per “leggere” la salute strutturale degli edifici strategici dei comuni abruzzesi: scuole, chiese, musei, ospedali, ponti e altre strutture sensibili, in base al progetto di legge presentato dal Consigliere regionale Leandro Bracco, saranno dotati di un documento unico che informi i cittadini sull’effettiva sicurezza sismica della costruzione.

La proposta di legge avanzata da Bracco rilancia l’obbligatorietà della verifica di vulnerabilità degli edifici, previsione già contenuta in un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri risalente al 2003.

“L’obbligo previsto – spiega l’esponente di Sinistra Italiana – è stato ampiamente disatteso e sono pochissimi gli edifici strategici che, a oggi, hanno effettuato la dovuta verifica di vulnerabilità sismica”. “Tale situazione di lassismo non può protrarsi oltre – incalza il Consigliere – e la presente proposta legislativa intende eliminare tale lacuna attraverso l’istituzione della carta d’identità strutturale dell’edificio strategico (CISES) in cui saranno annotati l’indice di vulnerabilità sismica (o meglio l’indicatore di rischio sismico) dell’immobile in oggetto previa esecuzione della valutazione di vulnerabilità sismica e tutte le risultanze derivanti dalla valutazione predetta”. La CISES, secondo le indicazioni del progetto di legge, andrà obbligatoriamente pubblicata sul sito istituzionale del soggetto proprietario dell’immobile in modo che i cittadini possano sapere se, ad esempio, la scuola in cui manderanno i propri figli sia sicura o meno in caso di terremoto. La legge concede due anni ai proprietari degli immobili per adeguarsi alle direttive ma nel caso in cui gli edifici non vengano dotati di CISES entro il periodo considerato, i soggetti interessati perderanno la possibilità di ottenere finanziamenti regionali e vedranno sospesi anche quelli in corso. “In Abruzzo – conclude Leandro Bracco – la maggior parte dei 305 Comuni che la compongono si trova in zone ad alto rischio sismico. Tale situazione impone, per non rivivere il dramma del 2009, di investire nella prevenzione e nella messa a norma degli edifici. L’esperienza ci ha drammaticamente insegnato che il terremoto non provoca morti ma sono le abitazioni e gli edifici che crollano a uccidere le persone. La proposta di legge vuole dare un contributo utile a porre fine al lassismo sul tema della prevenzione sismica e fornire un potente e incisivo strumento di trasparenza ai cittadini”.