Ricerca: due talenti della “d’Annunzio” premiati a livello internazionale

Importanti finanziamenti per due giovani ricercatori della “d’Annunzio” : potranno proseguire all’estero e in Italia i rispettivi progetti che li vedono impegnati presso il Centro di eccellenza per lo Studio dell’Invecchiamento e la Medicina Translazionale.

Si tratta di Eleonora Aruffo e Alberto Granzotto risultati tra i 1.351 ricercatori premiati con la borsa ‘Marie-Sklodowska Curie’, uno dei più prestigiosi riconoscimenti europei per la ricerca scientifica. I due talentuosi si sono assicurati finanziamenti per circa 270 mila euro: dopo un periodo di ricerca all’estero, una volta tornati in Italia metteranno le conoscenze acquisite al servizio della ” G. d’Annunzio” da dove tutto è partito. Eleonora Aruffo, con un progetto coordinato dal prof. Piero Di Carlo, direttore Laboratorio di Fisica-Chimica dell’atmosfera e climatologia del CeSi-MeT della ‘D’Annunzio’ andrà  ad Harvard dove condurrà un progetto di ricerca che si prefigge lo scopo di studiare il ruolo del particolato secondario, ovvero non emesso direttamente, ma originato da reazioni chimiche in atmosfera, nei cambiamenti climatici. Alberto Granzotto, con un progetto coordinato dal prof. Stefano Sensi, direttore del Laboratorio di Neurologia Molecolare del CeSi-Met, andrà per due anni presso il Department of Neurobiology and Behavior dell’università della California-Irvine. Il suo progetto di ricerca ha lo scopo di investigare con tecniche d’avanguardia, ovvero cellule staminali e editing genetico, il ruolo dei processi infiammatori nell’Alzheimer. All’edizione di quest’anno hanno partecipato 9.830 ricercatori da tutta Europa, il budget stanziato dalla Commissione Europea per il 2019 è di 273 milioni di euro. ”Queste sono le buone notizie- commenta il rettore della ‘d’Annunzio’, Sergio Caputi – che testimoniano la qualità della ricerca che si svolge nei nostri laboratori. E’ certamente questo uno dei modi migliori per essere un Ateneo presente da protagonista a livello internazionale”.