Consiglio Regionale, polemiche per nuova seduta dopo elezioni

Consiglio Regionale, polemiche per nuova seduta dopo elezioni. Forza Italia, “il Governo regionale di centrosinistra è finito e fallito”.  La conferenza dei capigruppo del consiglio regionale, nella riunione di stamani a L’Aquila, ha rinviato, su proposta del capogruppo del Pd, Sandro Mariani, la convocazione dell’assemblea regionale a dopo il 4 marzo prossimo, data delle elezioni politiche.

Insorgono con una nota due dei cinque consiglieri di opposizione di Forza Italia, il capogruppo, Lorenzo Sospiri, e il presidente della commissione di Vigilanza, Mauro Febbo. La decisione segue il rinvio della seduta, la prima dell’anno, nella giornata di ieri per via della convulsa fase delle candidature per le politiche che vedono in lizza piu’ di un consigliere regionale, tra cui il presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso.

“Il Governo regionale è ufficialmente finito e fallito e la decisione assunta dalla maggioranza di centrosinistra proposta dal capogruppo PD Mariani, durante la riunione odierna della conferenza dei Capigruppo, di non convocare il Consiglio regionale fino al termine delle elezioni politiche del 4 marzo, è una scelta vergognosa che descrive plasticamente lo stato comatoso di un esecutivo ormai ridotto in frantumi – attaccano i due forzisti, i quali sottolineano che “gli interessi degli abruzzesi e le tante priorità legislative rimaste in cantiere sono state abbondantemente superate, dimenticate e messe in un cassetto per svolgere la campagna elettorale del Partito Democratico e del suo Presidente D’Alfonso. Nei prossimi mesi e per il tutto il 2018 avremo di fatto una Regione completamente allo sbando, bloccata e paralizzata, prima per la campagna elettorale e poi per il problema dei famosi sei mesi in cui D’Alfonso dovrà decidere per quale poltrona optare. Di fatto abbiamo una legislatura finita. Pertanto – continuano Sospiri e Febbo – denunceremo questo incredibile e vergognoso stallo amministrativo e legislativo in tutte le sedi opportune poiché riteniamo oltremodo offensivo che i consiglieri regionali continui no a percepire la propria indennità senza produrre nulla di nulla. È una offesa ai cittadini abruzzesi che attendono da noi consiglieri regionali risposte concrete e serietà”.