Conti Sanità, F.I. chiede le dimissioni dei manager delle Asl

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Dai Bilanci della Sanità abruzzese, forniti stamani a Pescara dal consigliere regionale di F.I. Mauro Febbo, emerge un quadro devastante. Cifre esaminate dalla sezione di controllo della Corte dei Conti.

Per Febbo, il nuovo Governo regionale avrà serie difficoltà a rimettere in ordine i bilanci della Sanità. Secondo l’esponente di Forza Italia, le Asl abruzzesi avrebbero accumulato perdite milionarie non autorizzate dalla Regione. I manager non avrebbero rispettato i tetti di spesa per il personale e per l’assistenza farmaceutica ospedaliera e territoriale. I bilanci del 2016 sono decisamente in rosso per tre delle quattro asl abruzzesi. Solo quella di Teramo ha chiuso in attivo.

 “Una valanga di debiti delle Asl abruzzesi, stimabili in circa 200 milioni di euro, certifica il fallimento di Paolucci e l’incapacità del precedente Governo regionale”. Denuncia il consigliere regionale Mauro Febbo che, carte e dati alla mano, fa il punto sui bilanci Asl e parla di una situazione “grave non solo dal punto di vista finanziario, perché significa che tutto ciò che volevamo chiedere in deroga al decreto Lorenzin non lo possiamo più chiedere a causa dei conti non in ordine”. “Pensavamo che per l’annualità 2016 la perdita di gestione delle Asl, pari a 38 milioni di euro circa, fosse coperta dalle risorse della Gestione Sanitaria Accentrata (Gsa), come anche i 40 milioni di euro dell’annualità 2017 – dice Febbo nel corso di una conferenza stampa a Pescara – Invece, dal verbale del Tavolo di Monitoraggio emerge chiaramente come per l’annualità 2016 tale copertura non ‘può essere assentita’ ed i rappresentanti dei Ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze, su delega di Tavolo e Comitato, segnalano la gravità di tale circostanza”. “La giustizia contabile – aggiunge – oggi certifica come con i bilanci 2016 delle quattro Asl peggiorano e si aggravano pesantemente le loro perdite che ammontano a meno 38 milioni circa, come rilevato dal Tavolo di Monitoraggio di aprile 2018, a meno 60 milioni con un aggravio in negativo di ulteriori 21 milioni di euro”. “Purtroppo – prosegue il consigliere – non finiscono qui le perdite della sanità. A questi dati allarmanti e catastrofici bisogna aggiungere la somma relativa alla causa civile promossa dall’Azienda Sanitaria Locale Lanciano-Vasto-Chieti contro il fallimento della Casa di Cura Villa Pini D’Abruzzo dove i ctu riconoscono alla stessa un credito di oltre 42 milioni di euro che oggi sono a sentenza. Quindi, solo per il 2016 il default schizza a più di 60 milioni di euro e a questo bisogna aggiunge il saldo negativo dei bilancio 2017 (44 milioni) e 2018 (che si assesterebbe tra i 44 e 54 milioni di euro) fino ad arrivare ad un buco di oltre 200 milioni di euro”. Sottolineando che “nella propria relazione la Corte dei Conti mette nero su bianco numeri e dati sconvolgenti che evidenziano come le nostre denunce e preoccupazioni sollevate in più occasioni in questi anni dai banchi dell’opposizione erano più che fondate”, Febbo afferma che “la verità è certificata non dal sottoscritto, ma dalle autorità contabili. Il centrosinistra ci riconsegna una Regione con più di 60 milioni di euro di perdite in sanità e con i bilanci di quasi tutte le Aziende Sanitarie Locali che registrano un forte passivo. Abbiamo un quadro economico disastrato e allarmante”, conclude.

Il servizio del Tg8