Campli: chiusura Unionalpha, 17 lavoratrici rischiano la disoccupazione

Unionalpha annuncia la chiusura dello stabilimento di Campli e 17 lavoratrici rischiano la disoccupazione. Il 9 gennaio fissato l’incontro per stabilire il futuro dell’azienda.

Di proprietà della famiglia Perugini, la Unionalpha spa è un’azienda che si occupa di cablaggio elettrico degli elettrodomestici; la sua sede principale è a Comunanza, comune marchigiano in provincia di Ascoli Piceno, ma numerose sono le sedi distaccate dell’azienda, che conta diversi siti attivi anche nell’Europa dell’est. Nello stabilimento di Campli sono attualmente impiegate 17 dipendenti, ma in passato il numero delle persone che nella sede teramana di Unionalpha avevano trovato lavoro era arrivato a 40.

Nel mese di novembre il presidente Remo Perugini e l’amministratrice delegata Francesca Perugini hanno comunicato la volontà di chiudere il sito teramano dell’azienda e di trovare una soluzione condivisa per attenuare le ricadute sociali ed economiche della scelta annunciata.

Mirco D’Ignazio, segretario della Fiom Cgil per la provincia di Teramo, ha fatto sapere che l’azienda ha respinto le richieste sindacali, compresa quella di un anno di cassa integrazione per cessazione attività. L’unica opportunità per le 17 lavoratrici impiegate in provincia di Teramo sarebbe un trasferimento nel sito marchigiano di Comunanza, distante 60 chilometri dalla sede di Campli, in un territorio montano e mal collegato da mezzi pubblici.

Il 9 gennaio è stato fissato un ulteriore incontro con i vertici di Unionalpha e i rappresentanti sindacali, con l’auspicio che l’azienda riveda le proprie scelte, salvaguardando il sito teramano e le 17 dipendenti.