Coronavirus L’Aquila, salta la fiaccolata del sei aprile

L’Aquila salta fiaccolata del prossimo sei aprile per ricordare le vittime del sisma. Mini corteo con 3 persone.

Non si svolgeranno, per la emergenza coronavirus, corteo e fiaccolata per la commemorazione delle vittime del sisma del 2009, in programma all’Aquila il 6 aprile prossimo, per l’undicesimo anniversario del terremoto che ha causato la morte di 309 e il ferimento di circa 1.500 persone: alla luce del fatto che i divieti il 3 aprile prossimo si protrarranno, la ipotesi che sta prendendo forma potrebbe essere una cerimonia con due tre familiari delle vittime e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, naturalmente a debita distanza, che percorra il solito tragitto al quale negli anni passati hanno partecipato migliaia di persone, passando per i luoghi dove c’è stato il maggior numero di vittime, tra cui la casa dello studente, che per la occasione saranno illuminati; poi, in piazza Duomo ci sarà un momento di raccoglimento con la commemorazione delle 309 vittime, molto probabilmente, senza la lettura dei nomi. Amministrazione comunale, esperti di sicurezza della protezione civile e comitati familiari delle vittime, comunque, sono in costante contatto: in particolare, nei prossimi giorni sarà reso noto il calendario degli eventi.

“La fiaccolata non si fa, c’è la proposta di illuminare i punti principali, ad esempio via XX settembre, con i suoi cinque-sei punti, la casa dello studente, piazzale Paoli, la Villa comunale, Via Gabriele d’Annunzio, corso Vittorio Emanuele e il convitto – spiega Antonietta Centofanti, del comitato dei familiari delle vittime della Casa dello studente -. Con il sindaco e due tre familiari delle vittime, con un lenzuolo bianco con i nomi delle 309 vittime, dovremmo percorrere il tragitto solito. Mi sembra inevitabile che quest’anno vada così, come familiari delle vittime siamo sempre impegnati sul fronte della sicurezza a tutto campo, che è una nostra ragione di vita, ora la sicurezza ci obbliga a commemorare i nostri cari scomparsi, isolati ma vicini nella memoria, e quindi dobbiamo rispettare le regole imposte dalla emergenza coronavirus”. Anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, annuncia che “la fiaccolata per la commemorazione delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 non potrà svolgersi secondo le modalità degli anni passati. Il nostro servizio di Protezione civile, unitamente ad un tecnico esperto di sicurezza, d’intesa con i familiari delle vittime, sta studiando una formula alternativa. Se, come possibile, l’emergenza dovesse protrarsi oltre la data del 3 aprile, così come attualmente stabilito nei Dpcm che sono stati emanati dal governo, si dovrà pensare, almeno per quest’anno, ad alimentare il ricordo in maniera differente – conclude Biondi.

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