Il Capo della Polizia Gabrielli a Pescara

 Il Capo della Polizia Gabrielli a Pescara. In merito al sisma de L’Aquila, l’ex Prefetto del Capoluogo di Regione ha affermato: “mai prima tanti accessi nei cantieri. Abbiamo cercato di essere il più possibile presenti”.

“Non faccio il magistrato e non ho conoscenza delle inchieste, ma posso dire per la mia esperienza, che si limita ai miei 13 mesi, che abbiamo cercato di mettere in campo tutte le regole e tutti i controlli, facendo un numero di accessi ai cantieri che in Italia non si è fatto in tempi più lunghi”. Così il capo della Polizia, Franco Gabrielli, oggi pomeriggio a Pescara, a margine del convegno “Abruzzo Regione facilissima per le Imprese – Misure a sostegno del sistema produttivo regionale”, rispondendo ad una domanda sui rischi legati alle infiltrazioni criminali nell’ambito della ricostruzione post-terremoto a L’Aquila. “Abbiamo cercato di essere quanto più possibile presenti – ha aggiunto Gabrielli – poi c’è chi sbaglia e chi delinque, ma l’importante è che si colpisca chi viola la legge e si consenta di intraprendere in maniera corretta e più libera possibile, perché il mercato ha bisogno di un’ agibilità che regole troppo asfissianti e molto spesso fini a se stesse non consentono di operare”.

“Credo che l’approccio non debba essere quello di una indiscriminata criminalizzazione, perché se noi entriamo in questa sorta di cul de sac per cui tutti coloro che intraprendono sono inclini a non rispettare le regole, questo Paese non avrà futuro”.  Al convegno hanno preso parte tra gli altri, Giovanni Legnini, vice presidente del Csm, Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, Tommaso Miele, presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti Abruzzo, e Antonio Amicuzzi, presidente del Tar Abruzzo. “Allora credo che le pubbliche amministrazioni abbiano l’obbligo morale, oltre che il dovere giuridico, di predisporre le condizioni per cui chi intraprende in maniera corretta sia facilitato – ha proseguito Gabrielli – e non creare dei meccanismi perversi che poi alla fine penalizzano soltanto le persone perbene”. Infine il capo della Polizia ha rimarcato che “il ruolo fondamentale del pubblico è quello di consentire al privato di lavorare nelle migliori condizioni possibili, garantendo le possibilità di accesso al mercato e controllando tutto ciò che c’è di negativo, dalle infiltrazioni criminali alle altre forme di illegalità”.