Pescara, il Comune annuncia il ritocco della Tari

Potrebbe sfiorare i 7 euro l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti imposta dal Comune di Pescara: a darne notizia è il neo assessore Marco Presutti.

Le nuove tariffe relative al 2019, che dovranno passare al vaglio del consiglio comunale, potrebbero ancora subire qualche modifica. Gli aumenti ipotizzati per le utenze domestiche ammontano a circa il 3,5%, mentre per quelle non domestiche, ossia i diversi tipi di esercizi commerciali, si va dallo 0,98 al 3,02%. Tradotto in euro, significa che l’aumento annuale potrà andare dai 3/4 euro in più fino ad un massimo di 7/8, ovviamente secondo il numero di componenti del nucleo familiare e la metratura dell’abitazione.

La decisione di ritoccare le tariffe attuali è stata assunta per migliorare il servizio di raccolta differenziata e, più in generale, lo stato dell’igiene urbana sul territorio comunale di Pescara. Tra le utenze non domestiche l’aumento più corposo riguarda gli stabilimenti balneari, i titolari potranno ricevere una Tari maggiorata di circa il 3%. Più contenuto invece il ritocco per i negozi di abbigliamento, calzature, ferramenta e cartolerie (+2,02%). Per gli studi professionali la quota sarà maggiorata dell’1,22%; per bar, caffè e pasticcerie sarà dell’1,49% (1,52% per gli hotel con servizio di ristorazione). L’aumento a carico di parrucchieri, barbieri ed estetisti potrà essere di circa il 2%, leggermente superiore alla Tari prevista per fruttivendoli, pescherie, fiorai e pizza al taglio (+1,90%).

L’obiettivo dichiarato dell’assessore Presutti è il superamento del 50% di raccolta differenziata e recuperare così il gap accumulato dal 2014.