Turismo, Abruzzo come ripiego

Turismo, Abruzzo come ripiego. Sul fronte delle presenze turistiche negli alberghi della nostra regione, in base ai dati forniti da Federalberghi, si registra una stagione piuttosto negativa. Mentre a livello nazionale “il bilancio positivo dei mesi di giugno e luglio e le previsioni relative ai mesi di agosto e settembre confermano che l’estate 2017 sarà caratterizzata da un’ottima performance” altrettanto non si può dire per l’Abruzzo.

Come di consueto, il mare è la meta preferita dagli italiani per le vacanze estive. I nostri lidi stanno accogliendo infatti quasi il 68,3% dei vacanzieri. Di questa percentuale, quasi il 51% preferisce il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre quasi il 18% si riversa nelle suggestive e numerose isole minori. Seguono la montagna con il 10,0% delle preferenze, le località d’arte maggiori e minori con il 5,8%, le località lacuali con il 3,2% e le località termali e del benessere con il 2,1%.

 

La nostra regione si attesta infatti al quartultimo posto nella classifica nazionale per numero di presenze turistiche. Ad incidere negativamente le emergenze dello scorso inverno ed una mancata programmazione. Secondo i dati diffusi a livello nazionale sono stati oltre 34 milioni gli Italiani che si sono messi  in movimento nel corso dell’estate, pari al 56,6% dei connazionali, con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il giro di affari si attesta sui 22 miliardi di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 2016. Agosto si conferma il mese per eccellenza dedicato alle vacanze, ma si rileva anche un’apprezzabile crescita del mese di settembre, scelto dal 12,4% degli italiani (contro il 9,2% del 2016) per trascorrere la propria vacanza principale. In Abruzzo invece, presenze al disotto delle aspettative nelle località turistiche balneari nel periodo compreso tra giugno e luglio. Con una forte flessione nel teramano. Aumento di presenze ad Agosto dove si è registrato il alcuni casi anche il tutto esaurito ma solo perchè il tutto esaurito fatto registrare in regioni più appetibili, come ad esempio la Puglia, ha spinto i turisti a ripiegare sulle località balneari abruzzesi. A questo si aggiunge il fenomeno negativo del ribasso dei prezzi. Molte proprietari d’albergo, difronte ad una bassa richiesta, hanno preferito ribassare le tariffe creando una vera e propria guerra al ribasso. Difficile programmare in queste condizioni. Oltre alla vacanza in albergo i turisti hanno scelto quella negli appartamenti in affitto, nei B&B e nei residence. bene anche i campeggi.