Teramo, per morte in galleria terza persona a processo

Teramo, per morte in galleria terza persona a processo. Ad oltre tre anni dall’incidente in cui perse la vita Matteo Ceci, il 34 enne di Crognaleto deceduto ad agosto del 2014 a bordo della sua moto dopo essersi schiantato contro un autobus nella galleria di Piaganini, questa mattina il gup Roberto Veneziano ha rinviato a giudizio, per quella morte, l’allora responsabile della manutenzione ordinaria sui tronchi stradali gestiti dal compartimento Anas Abruzzo quale direttore di centro.

Per l’uomo, che deve rispondere di omicidio colposo, il processo si aprirà il prossimo 15 dicembre davanti al Tribunale di Teramo. Per la stessa vicenda sono già a processo altre due persone: l’allora caponucleo dell’Anas e il conducente del bus contro il quale si schiantò il giovane. L’incidente in cui morì Ceci si consumò in pochi istanti in un pomeriggio di agosto del 2014 quando il ragazzo, che si trovava in moto insieme ad un amico, imboccò la galleria di Piaganini dove perse il controllo del mezzo, molto probabilmente a causa dell’asfalto bagnato, venendo sbalzato dalla moto e schiantandosi contro un autobus che procedeva in senso opposto. Uno schianto che gli fu fatale. Al termine delle indagini la Procura aveva chiesto il processo sia due imputati già a processo che per un capocantoniere dell’Anas che all’epoca scelse il giudizio abbreviato. Ai due dipendenti dell’Anas, infatti, la Procura contestava in concorso di non aver rilevato e segnalato, come scritto nel capo d’imputazione, “il pericolo rappresentato dal ristagno di acqua nel predetto tratto di strada” ed in ogni caso di non essersi adoperati per mettere in atto i relativi interventi volti ad eliminare o ridurre le infiltrazioni. Accuse che davanti al gup avevano retto solo per il caponucleo mentre il capocantoniere era stato assolto. Sempre in quell’udienza, però, il gup aveva rinviato gli atti al pm per valutare eventuali responsabilità a carico dell’allora responsabile della manutenzione ordinaria sui tronchi stradali gestiti dal compartimento Anas della Regione Abruzzo, per il quale oggi è arrivato il rinvio a giudizio.