Cementificio Vasto, pronto il ricorso degli ambientalisti

Ieri l’intervento dell’Arta contro il cementificio a Vasto. Oggi WWF e Legambiente hanno annunciato di aver dato mandato, per il ricorso contro il parere del Comune di Vasto sull’insediamento del cementificio, all’avvocato Francesco Paolo Febbo. Per bloccare l’insediamento del cementificio a ridosso di Punta Aderci, le due Associazioni ambientaliste Abruzzesi si sono rivolte al TAR.

Tra le altre richieste formulate da WWF e Legambiente che le valutazioni ambientali tornino di competenza esclusiva della Regione Abruzzo. I rappresentanti delle due Associazioni, Luciano Di Tizio del WWF Abruzzo, e Giuseppe Di Marco di Legambiente, hanno tenuto stamani a Pescara una conferenza stampa. Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stato ribadito che saranno messe in campo tutte le iniziative legali per impedire” lo sciagurato progetto per la realizzazione di un cementificio a freddo in Località Punta Penna di Vasto, in un’area situata a pochi passi dalla Riserva naturale regionale di Punta Aderci”. I responsabili regionali delle due associazioni , commentando il fatto che sul tema è intervenuto anche il Direttore generale dell’Arta Abruzzo, Francesco Chiavaroli, hanno chiesto formalmente alla Regione Abruzzo di tornare ad occuparsi in esclusiva delle valutazioni ambientali oggi delegate ai Comuni. E’ stato annunciato, come già detto, anche un ricorso al Tar contro il parere favorevole al cementificio espresso dall’Ufficio Tecnico del Comune di Vasto. Il Direttore dell’Arta, Francesco Chiavaroli in una nota diffusa ieri, ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da dipendenti esperti dell’Agenzia, per approfondire tutti gli eventuali risvolti di carattere ambientale che la realizzazione dell’impianto potrebbe determinare. Per gli ambientalisti si tratta di un presa di posizione che indirettamente evidenzia come sia stato un clamoroso errore da parte della Regione delegare ai comuni le valutazioni di incidenza, in precedenza di competenza del Comitato VIA.

A difendere invece l’utilità dell’impianto è Confindustria (clicca qui)

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