Caos ricostruzione, Fabrizi incompatibile: resta vacante anche l’USRA

L’Ufficio speciale per la ricostruzione de L’Aquila, (USRA) non ha più un titolare. Raniero Fabrizi dopo la nomina alla Stm è incompatibile.

Raniero Fabrizi non può restare alla guida dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione de L’Aquila. Ieri 5 novembre -come preannunciato dal sottosegretario Gianluca Vacca- il dirigente ha firmato il contratto a capo della Struttura tecnica di missione che da Palazzo Chigi coordina i processi della ricostruzione facendo da raccordo tra il territorio del cratere del 2009 e il Governo.

Fabrizi, pertanto, non può più seguire le attività tecniche e amministrative dell’Usra: la nomina a capo della Struttura di missione è totalmente incompatibile con quella di titolare dell’importante ufficio, che si occupa di gestire la ricostruzione privata del Comune dell’Aquila e di monitorare quella pubblica. Dopo alcune ore di confronti e di chiarimenti nelle stanze romane, il responso della incompatibilità è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri, giornata in cui Fabrizi è stato a L’Aquila per alcuni appuntamenti legati alla ricostruzione.

Sono ore caotiche, in cui tutto ferve per cercare una soluzione tampone per sostituire il titolare uscente e impedire che accada all’Aquila quanto sta già succedendo nel cratere sismico, con l’Usrc senza un direttore che possa firmare le determine per il trasferimento dei fondi ai Comuni dal 30 ottobre. Un posto occupato a interim – quello all’Usrc – proprio da Fabrizi, dopo le dimissioni del direttore Paolo Esposito dalla metà di maggio. La scadenza del suo contratto alla guida dell’Ufficio speciale dell’Aquila era prevista il 31 dicembre, un frangente temporale in cui si sperava di avere dal Governo un altro importante segnale: quello per la nomina del componente governativo delle due commissioni che devono avviare l’iter per scegliere i futuri titolari dei due uffici speciali. Si tratta di un iter complesso che potrebbe concludersi, se partisse oggi, a febbraio prossimo. Ciò significa che fino ai primi mesi del 2019 la ricostruzione sarebbe congelata perché mancherebbero i titolari per entrambi gli uffici.

Una situazione inconcepibile soprattutto per i 56 Comuni dentro il cratere e per i 121 fuori cratere, che hanno annunciato un’assemblea a Fossa e future proteste contro il Governo. Fabrizi comunque da Roma rassicura: il nuovo ruolo è comunque legato alla ricostruzione del cratere 2009, e quindi continuità è garantita, mentre, afferma, qualcosa si sta muovendo e ci sarebbe l’intenzione dell’esecutivo di accelerare l’iter per la nomina dei nuovi titolari. Ma serve prima di tutto individuare il sottosegretario con delega alla ricostruzione, ossia colui che dovrebbe poi indicare il componente governativo delle commissioni.

Dovranno, intanto, trascorrere ancora una decina di giorni prima che la carica a capo della Struttura di missione sarà operativa: un lasso temporale in cui Fabrizi (o il Governo stesso) dovrà comunicare al Comune dell’Aquila ufficialmente le trasformazioni in atto. Il rischio è dunque che anche a L’Aquila si blocchi il processo dell’esame delle pratiche per la mancanza di chi formalmente possa apporre le firme. Anche se, a differenza di quanto accade per l’Usrc, a L’Aquila spetta al Comune erogare i contributi.

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