Roccaraso: un convegno per ricordare la strage dei Limmari

Roccaraso ricorda la strage dei Limmari con un convegno con storici e giuristi in programma il 16 novembre 2018. Il sindaco Di Donato: “Abbiamo il dovere di non dimenticare”.

L’eccidio nazista di Pietransieri, frazione di Roccaraso, rivivrà con la fiaccolata del ricordo tra i casolari di Limmari, la mostra temporanea di reperti bellici e un viaggio di pace e fratellanza sul ‘Treno della memoria’ lungo i binari della Transiberiana d’Italia. Si tratta di tre appuntamenti che il Comune di Roccaraso (L’Aquila) ha organizzato per ricordare quanto avvenne nella frazione di Pietransieri, il 21 novembre del 1943, quando le truppe del Reich consumarono una delle più atroci stragi che la storia ricordi, durante la quale persero la vita 128 persone innocenti, tra cui molte donne e bambini.

La giornata in ricordo della strage dei Limmari comincerà il 16 novembre, alle 10.30, nella sala ‘Spataro’ del Comune con un convegno al quale prenderanno parte numerosi giuristi, tra cui: Guido Raimondi, presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo; Giovanni Mammone, primo presidente della Corte di Cassazione; Giovanni Canzio, primo presidente emerito della Corte di Cassazione; Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche in Italia (Ucei); Giorgio Di Benedetto, presidente del Tribunale di Sulmona; il giudice Giovanna Bilò e l’avvocato Lando Sciuba. Le conclusioni saranno affidate all’ex vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini.

“Sarà un momento di analisi e confronto altamente formativo e prestigioso che siamo onorati di poter ospitare e che insieme al presidente Legnini abbiamo promosso e fortemente voluto”, sottolinea il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. “Vogliamo andare oltre la pur importante rievocazione storica, perché Limmari è una strage che ha segnato la storia del nostro paese e noi abbiamo il dovere di non dimenticare e di portare avanti anche un lavoro di studio scientifico e di confronto storico, perché l’esercizio della memoria è il miglior modo per consentire ai giovani, attraverso la conoscenza del passato, di capire quanto accade oggi ed evitare così che si ripetano ancora una volta i tragici errori che sconvolsero la vita delle nostre famiglie”.