L’Aquila, mancata riscossione bollette: un debito di milioni di euro

Un enorme buco nero nelle casse del Comune. A ufficializzare un sospetto da tempo sollevato dalle opposizioni in consiglio comunale è il dirigente del settore Opere pubbliche Lucio Nardis, che in una lettera mette nero su bianco la consapevolezza che l’immenso patrimonio composto da progetto Case e villaggi provvisori Map sia diventato una fabbrica di debiti.

Che stanno per ricadere sulle casse del Comune e, quindi, sulle spalle di tutta la cittadinanza, aquilana. A sottolinearlo, in una conferenza stampa fiume, è stata questa mattina l’intera opposizione di centrosinistra schierata unita come mai in questo anno e mezzo di amministrazione Biondi. “Per evitare che il mancato pagamento delle fatture possa dare luogo a cessioni di credito e quindi alla maturazione di interessi passivi che andrebbero a costituire debiti fuori bilancio – scrive Nardis – necessita eseguire una variazione di bilancio con incrementi dei capitoli di spesa”. Oltre 11 milioni quelli richiesti dal dirigente come variazione di Bilancio per l’esercizio in corso (2018); più di 13 milioni gli importi che devono essere invece messi in Bilancio sin da subito per il triennio 2019-2021. Il riferimento è alla mancata riscossione delle bollette: l’ultima risale alla giunta Cialente, febbraio 2017.

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