Rapina in villa a Lanciano: preso il quarto uomo

E’ stato catturato dalla Polizia il quarto componente della banda che ha aggredito i coniugi Martelli nella loro villa di Lanciano. L’uomo, un romeno, è stato arrestato a Caserta dagli uomini dello Sco e della squadra mobile. I fermati, tutti stranieri, parlano benissimo l’italiano. Sabato 29 l’interrogatorio di garanzia dei primi tre fermati.

Il quarto uomo arrestato dalla Polizia a Caserta si chiama Alexander Bogadan Coltenau, ha 26 anni. In questo momento uomini del Commissariato di Lanciano si stanno recando nella villa del dottor Martelli per sottoporre al medico le foto segnaletiche del 26 enne romeno per un eventuale riconoscimento. Il quarto componente della banda si è tradito quando ha tentato di vendere uno degli orologi che aveva rubato nella villa dei coniugi Martelli. L’uomo, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, avrebbe tentato di entrare in contatto con alcuni circuiti di ricettatori, nella speranza di piazzare l’orologio e ottenere soldi per proseguire la fuga. Una mossa che ha però permesso agli investigatori di rintracciarlo nella zona di Caserta, dove poi è stato arrestato.

In un primo momento le vittime di altre rapine avevano indicato come capo della banda che ha terrorizzato il Lancianese un uomo con accento pugliese, ma oggi Alfredo Fabbrocini, primo dirigente dello Sco della Polizia, durante la conferenza stampa ha smontato la pista dell’italiano. Fabbrocini ha anche spiegato che nell’inchiesta non c’è alcuna donna, mentre è vero che sono state trovate tracce di sangue su alcuni indumenti, presumibilmente indossati dai tre nell’assalto alla villa, sequestrati ieri nel corso dell’imponente operazione che ha portato ai fermi. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati della polizia scientifica per stabilire se le tracce ematiche rinvenute appartengano o meno ai due coniugi massacrati di botte. Intanto si è appreso che la Procura di Lanciano sta valutando l’ipotesi di riunire in un unico fascicolo tutte le rapine in villa cruente compiute nella zona nell’ultimo anno. Non è da escludere che, nel fascicolo lancianese, possa essere inserita anche la documentazione relativa alla rapina compiuta a Guardiagrele a danno dei commercianti di carni Jubatti, le cui indagini sono state condotte dai carabinieri di Chieti per conto della Procura del capoluogo teatino.  I tre fermati saranno interrogati sabato 29 settembre dal gip di Lanciano Massimo Canosa.

 “È stato un lavoro egregio e fatto con grande professionalità che ha portato in breve tempo alla soluzione della vicenda della rapina nella villa dei coniugi Martelli. Questa risposta, con l’arresto di tre romeni, è la conferma che un lavoro fatto seriamente premia. Ciò per ridare fiducia alla collettività per non intaccare la sicurezza dei cittadini, questo lo dovevamo anche moralmente ai coniugi Martelli”.

Così il questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello, alla conferenza stampa coordinata dal procuratore capo di Lanciano Mirvana Di Serio, dove si è fatto il punto investigativo sul sanguinario atto criminale avvenuto domenica scorsa a Lanciano ai danni di Carlo Martelli e della moglie, Niva Bazzan, mutilata a un orecchio. Il dirigente dello Sco di Roma, Alfredo Fabbrocini, ha rimarcato la necessità di accelerare le indagini quando c’è stata la certezza che la banda romena era in fuga a bordo di una Golf nera bloccata a seguito di incidente stradale. “Non potevamo permetterci questa sconfitta, dice Fabbrocini. Ci ha sorpreso scoprire che la banda non veniva da altri posti ma viveva nel cuore di Lanciano”.

IL COMMENTO DEL MINISTRO DELL’INTERNO MATTEO SALVINI

“Preso anche il quarto rapinatore straniero infame, pare il tagliatore di orecchie, bene!” Cosi il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato su twitter l’arresto da parte della Polizia del quarto appartenente alla banda ritenuta responsabile della rapina nella villa dei coniugi Martelli a Lanciano.

LE SCUSE DELLA CHIESA ORTODOSSA ROMENA

Intanto oggi alcuni esponenti della Chiesa Ortodossa Romena di Lanciano hanno fatto visita in ospedale a Niva Bazzan, la donna ferita e mutilata durante la rapina in villa. L’intera comunità ortodossa ha manifestato le sue scuse e ha sottolineato che non tutti i romeni sono violenti e dediti a delinquere. La parrocchia ortodossa lancianese, dedicata ai Santi Grandi Martiri Sergio e Bacco, è ospitata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Applausi ieri alle Forze dell’ordine da parte della folla che si è raccolta in strada ed ha inveito con insulti contro i tre fermati.

“Esprimo a nome della comunità lancianese orgoglio e gratitudine per il lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti, che ha permesso di assicurare in tempi rapidissimi alla giustizia i presunti responsabili dell’efferata rapina ai danni dei coniugi Martelli”: è quanto ha affermato il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo. “Rinnovando la totale fiducia negli organi dello Stato, rivolgo un sincero e sentito ringraziamento alle forze dell’ordine impegnate nella persona del Prefetto di Chieti, Antonio Corona, e alla Procura della Repubblica di Lanciano nella persona del Procuratore capo Mirvana Di Serio”.

“I tre indagati si stavano danno alla fuga. Avevano ripulito la loro abitazione e si allontanavano con i loro effetti personali. Sussistono gravi indizi di colpevolezza. E’ stato svolto un lavoro in soli quattro giorni. Questo provvedimento è stato adottato grazie alla collaborazione e al lavoro assiduo tra polizia e carabinieri. Ora il provvedimento di fermo verrà sottoposto a convalida dal gip”. Lo ha dichiarato il procuratore di Lanciano, Mirvana Di Serio, a commento della rapina subita in casa, domenica scorsa dai coniugi Martelli. “Gli indagati devono rispondere di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Il fermo si è reso necessario perché i tre indagati si stavano dando alla fuga: nei loro confronti esistono gravi indizi di colpevolezza”.

Il questore di Chieti, Ruggiero Borzaccchiello, ha affermato che con il fermo dei tre presunti rapinatori che hanno aggredito brutalmente nella loro abitazione i coniugi Martelli “abbiamo ridato fiducia e tranquillità alla collettività. Lo dovevano soprattutto proprio ai coniugi Martelli. Pochi episodi, pur essendo gravi, non possono intaccare la sicurezza della provincia”.

“Da qualche ora avevamo sotto controllo l’autovettura dei rapinatori per una serie di reati contro il patrimonio che in passato erano avvenuti in zona, anche con atti violenti”. Lo ha detto il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri, durante la conferenza stampa in Procura a Lanciano. “Dal gps abbiamo avuto la conferma che la loro macchina era nei pressi della villa per tutta la durata della rapina ai coniugi Martelli. Avevamo iniziato da mesi un’attività investigativa che aveva permesso di identificare un gruppo di romeni responsabili almeno di sei furti e spaccate sul territorio: le indagini ci hanno permesso di fare collegamenti”.

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