Alba Adriatica: carabinieri individuano centrale dello spaccio

Ad Alba Adriatica i carabinieri individuano una centrale dello spaccio della droga: arrestato un 47enne in flagranza di reato.

Aveva allestito una vera e propria centrale dello spaccio nell’abitazione a ridosso della centralissima piazza IV novembre di Alba Adriatica, dove ci si poteva rifornire di tutto e in particolare di cocaina ed eroina. A condurre l’operazione è stato il nucleo operativo dei carabinieri di Alba Adriatica, diretti dal luogotenente Gregorio Camisa e coordinati dal comandante Emanuele Mazzotta.

Quando i militari hanno fatto irruzione nell’abitazione di Aquilino Guarnieri, 47enne di etnia rom, già noto alle forze dell’ordine, l’uomo è stato sorpreso mentre stava pesando alcune dosi di cocaina che sarebbero state cedute a un tossicodipendente albanese residente a Sant’Egidio alla Vibrata. Nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri hanno successivamente recuperato e sequestrato 20 grammi di cocaina, 10 grammi di eroina, un bilancino elettronico, con il quale il 47enne stava pesando lo stupefacente, e circa 600 euro in banconote di medio e piccolo taglio, provento della presunta illecita attività.

Con l’accusa di spaccio e detenzione illegale di stupefacenti il 47enne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima, previsto per la giornata odierna. L’Albanese è stato invece segnalato alla Prefettura di Teramo e proposto per l’allontanamento con foglio di via obbligatorio.

Sempre in piazza IV novembre ad Alba Adriatica i carabinieri, unitamente ai colleghi del NAS di Pescara e del NIL di Teramo, hanno ispezionato un’attività commerciale nel settore alimentare, gestita da uno straniero, accertando una serie di violazioni alle norme igienico-sanitarie e strutturali con prescrizioni imposte dalla ASL di Teramo, mancata registrazione sanitaria di depositi per alimenti, carenze igienico-sanitarie e strutturali nel laboratorio annesso alla macelleria. Alcuni alimenti, per un valore di 1.000 euro, sono stati sequestrati perché privi dell’etichettatura in italiano. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato sanzionato per 5.000 euro. I carabinieri dell’ispettorato del lavoro hanno inoltre accertato la violazione per un lavoratore “in nero” e per l’installazione di un impianto di videosorveglianza abusivo.