Musulmani Abruzzo: venite a trovarci nelle nostre moschee

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Nel giorno in cui le comunità islamiche scendono in piazza a Roma per dire no al terrorismo,  i Musulmani d’Abruzzo si rivolgono agli autori delle scritte razziste: “Venite a trovarci nelle nostre moschee e saprete chi siamo davvero.”

Le comunità islamiche scendono in piazza a Roma per alzare la voce, dire no al terrorismo al grido di “Not in my name” e ribadire la loro solidarietà ai familiari delle vittime degli attentati di Parigi. Anche in Abruzzo, i tanti cittadini musulmani che vivono e lavorano da noi, vogliono ancora una volta ribadire che l’Isis con l’Islam non c’entra nulla e che la loro è una religione di pace, non di morte. Nella nostra regione ci sono alcuni luoghi di culto dove si ritrovano i cittadini di diversi Paesi di religione musulmana, per pregare, incontrarsi e anche per aprire le porte di queste piccole moschee a chi voglia andare a vedere cosa fanno e chi sono davvero i Musulmani. Solo di qualche giorno fa, le scritte razziste nei confronti dell’Islam su alcuni muri di Pescara. L’Imam Mostafa risponde a questi atti, invitando chi ha scritto quelle parole, soprattutto se si tratta di giovani, ad andare nei locali dove si riuniscono per pregare. Ieri, venerdì, diversi fedeli si sono ritrovati nel loro luogo di aggregazione a Montesilvano, così come in altre città d’Abruzzo. L’Imam per le province di Pescara e Chieti, Mostafa Benouara, ha parlato dei fatti orribili di Parigi e del terrore seminato dall’Isis da cui, anche i Musulmani d’Abruzzo si dissociano totalmente.

“Venite a trovarci, parlate con noi, vedrete come preghiamo, quello che facciamo. Noi viviamo nella vostra terra, dove lavoriamo e sfamiamo la nostra famiglia – dicono alcuni cittadini Musulmani – per questo vogliamo vivere in pace. E la nostra è una religione di pace. Nessuna religione impone di uccidere nel nome di Dio”.

Il presidente dell’associazione islamica di Pescara, Bekim Kurtishi, tiene a dire che sarebbero disponibili a realizzare un luogo di culto aperto a tutti, uomini, donne e giovani, per potersi riunire da tutto l’Abruzzo. Puntualizza che non vogliono soldi, soltanto un terreno o magari un edificio fatiscente da ristrutturare a loro spese. Perché, dice, ogni Musulmano contribuirebbe. Ma sono maturi i tempi per una Moschea in Abruzzo?

“A noi basta un luogo dove riunirci tutti insieme – risponde Bekim- e tutti i fedeli comunque contribuirebbero alla realizzazione della struttura, grazie alle offerte delle comunità islamiche. Ma vogliamo ribadire ancora una volta, che non abbiamo piano con voi per le vittime di Parigi e che siamo contro ogni forma di violenza. Vogliamo la pace, come voi.”