Ok del Consiglio regionale alla Grande Pescara

Grande Pescara, il Consiglio regionale approva la legge sulla fusione. Pescara, Montesilvano e Spoltore saranno un unico Comune, secondo la volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini nel referendum del 2014.

La seduta di Consiglio regionale iniziata ieri, martedì 7 agosto, è terminata nel pomeriggio di oggi con l’approvazione di vari progetti di legge, tra i quali due di particolare importanza, approvati all’unanimità. Via libera unanime alla norma denominata “Abruzzo 2019 – Una legge per L’Aquila Capoluogo: attraverso la costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)” e alla legge che istituisce il Comune di Nuova Pescara, dando così piena attuazione al referendum popolare del 2014 con cui i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore si dichiararono favorevoli all’unione dei tre comuni abruzzesi.

L’approvazione relativa alla Grande Pescara arriva a distanza di quattro anni dal primo testo di legge presentato da Riccardo Mercante il 4 Ottobre 2014.

“E’ un grande giorno. – commenta il consigliere pentastellato Riccardo Mercante – Finalmente approvata la legge sulla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, che dà seguito al referendum in cui i cittadini delle tre città hanno espresso la volontà di appartenere ad un unico grande centro urbano. Un risultato di cui rivendico con orgoglio gran parte del merito. I vantaggi e i benefici della Nuova Pescara sono ormai chiari a tutti, tranne a qualche guerriero distratto che probabilmente per tutelare la propria carriera politica fa finta di non sapere che la guerra è finita il 25 maggio 2014, quando i cittadini liberi hanno scelto tramite referendum. Nuova Pescara vuol dire guardare ai prossimi cent’anni. Vuol dire avere un polo metropolitano capace di competere nel medio adriatico con grandi città come Bari ed Ancona. Vuol dire rilanciare un’intera regione, la fascia costiera, ma anche l’entroterra abruzzese. Vuol dire tagli agli sprechi, ai doppioni, agli apparati inutili e ai costi della politica. Tutto questo si traduce con un’attenta gestione della nuova città in una riduzione di tributi e riduzione di tasse a beneficio di tutti i cittadini dei tre comuni. Oggi viene scritta una pagina di storia non solo per l’Abruzzo ma per l’Intera Nazione”.

I due provvedimenti licenziati dal Consiglio d’Abruzzo vedono soddisfatto anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso:

”Con l’approvazione all’unanimità delle leggi sulla Nuova Pescara, da me fortemente voluta, e su L’Aquila capoluogo – firmata dal consigliere Pierpaolo Pietrucci – l’amministrazione di centrosinistra corona un percorso parallelo che è stato intrapreso sin dall’inizio della consiliatura. L’iter legislativo ha corrisposto ad un preciso indirizzo strategico ed è stato caratterizzato dall’ascolto dei territori di riferimento e da un confronto serrato e approfondito. Abbiamo sancito la peculiarità di queste due città: L’Aquila in quanto capoluogo di regione, Nuova Pescara come frutto della prima fusione tra Comuni. Abbiamo provveduto a fornire a L’Aquila un supplemento di strumenti per essere pienamente città capoluogo di regione, e abbiamo creato le basi affinché la Nuova Pescara abbia strutture per migliorare il proprio benessere non attraverso l’ingrandimento dei confini ma con la qualità delle relazioni. E’ una legge che non nasce dallo spintonamento ma dalla richiesta dei territori. E’ anche un riconoscimento alle due ali dell’Abruzzo – il mare e la montagna – e al ruolo guida che questi due centri esercitano nelle rispettive aree. Da oggi l’Abruzzo cambia in meglio e noi possiamo rivendicare con orgoglio questo prezioso risultato”.

Si rammarica per i ritardi accumulati invece il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri:

“Con l’approvazione unanime odierna della legge istitutiva della Nuova Pescara, partono le procedure per valutare la reale fattibilità di quello che è un sogno, che è il buttare il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo un grande rammarico per l’enorme ritardo con cui siamo arrivati alla giornata odierna: oggi sarebbe stato meglio arrivare e dire ai cittadini ‘la fusione la facciamo o non la facciamo’, e invece oggi possiamo dire solo ‘vediamo se e’ fattibile’. Sicuramente dovremo affrontare il percorso convincendo i tre Comuni, Pescara, Spoltore e Montesilvano, che tutti avranno pari dignità, che nessuno resterà indietro e piuttosto insieme dovremo trascinare l’intero Abruzzo e riavvicinarci a quelle regioni che hanno un PIL di rispetto senza campanile, perché di campanile si muore. Il voto favorevole al Referendum espresso dal popolo porta la data del 2014 e purtroppo solo nel 2016 sono arrivati i due testi di legge del Presidente D’Alfonso, che noi abbiamo discusso e fortemente emendato, di fatto riscritto in diverse parti, e siamo arrivati a oggi. Di fatto la legge odierna è solo una manifestazione di volontà, perché è demandata ai prossimi amministratori regionali la valutazione sulla reale possibilità di effettuare la fusione. Oggi sappiamo che ci saranno servizi come le tasse, la stazione unica degli appalti, la gestione della raccolta dei rifiuti, l’unica gestione della sicurezza, della Polizia municipale, i servizi a domanda individuale, temi che vanno messi insieme dal 2021, poi seguiranno lo Statuto e la relazione finale dei tre Consigli comunali sulla fusione e sulla possibilità di arrivare al 2024; termine, a mio giudizio, necessario perché due città, la prima d’Abruzzo e la quarta, ossia Pescara e Montesilvano, tornano al voto nel 2019 e le nuove Assemblee devono avere il tempo per fare le proprie valutazioni”.

La giornata politica odierna segna un traguardo importante anche per il segretario del Pd Abruzzo, Marco Rapino, il quale così commenta l’approvazione delle leggi su L’Aquila capoluogo e sulla Nuova Pescara.

“Due leggi importantissime, di portata storica, che ristabiliscono, l’una, la centralità del nostro capoluogo, L’Aquila, e che creano le basi, l’altra, per la costituzione di una grande città attrattiva dal punto di vista economico, turistico e commerciale, destinata ad affermarsi come punto di riferimento del bacino Adriatico. Una vittoria del Partito Democratico e del centrosinistra, che ha fortemente voluto che le due leggi viaggiassero insieme, su binari paralleli, e che oggi raccoglie i frutti di anni di lavoro, riunioni e mediazioni. Per quanto riguarda la Nuova Pescara, abbiamo sempre creduto che l’espressione del voto popolare sulla costituzione della Nuova Pescara, che nascerà dalla fusione di Spoltore, Montesilvano e Pescara, appunto, non dovesse per nessun motivo essere ignorata. In questi anni abbiamo lavorato alla norma coinvolgendo i sindaci, gli assessori e i consiglieri dei Comuni interessati, senza mai dimenticare la volontà dei cittadini, fino ad arrivare ad una sintesi che riteniamo potrà davvero cambiare la geografia del centro-sud e di tutto il bacino Adriatico. Sulla legge per L’Aquila capoluogo, invece, possiamo dire che finalmente L’Aquila sarà dotata delle risorse e degli strumenti necessari ad esercitare il suo ruolo. Un polo culturale e artistico che guarderà sempre di più al Lazio, alla costa tirrenica e che avrà finalmente i mezzi per affermarsi come capitale dell’Appenino. L’Aquila tornerà davvero al centro della vita della regione Abruzzo, sarà godibile e disporrà di nuovi fondi, tornando ad essere protagonista del nostro territorio”.