Honda Atessa: agitazione dipendenti, sindacati preoccupati

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Inizia da oggi lo stato di agitazione dei lavoratori della Honda di Atessa, la Fiom Cigl chiede incontro al Mise, preoccupati anche Fim-Cisl e Uil-Uilm.

Lavoratori della Honda di Atessa in stato di agitazione, con la Fiom Cgil che chiede un incontro al Mise, il Ministero dello Sviluppo economico, per verificare il piano industriale dell’azienda e al quale parteciperanno le parti sociali e le istituzioni regionali e locali che si sono impegnate nel piano di rilancio dello stabilimento. Il segretario provinciale della Fiom Cgil di Chieti, Davide Labbrozzi, ha annunciato che saranno intraprese tutte le iniziative sindacali necessarie per garantire un futuro alla Honda di Atessa, l’unico stabilimento europeo della casa motoristica giapponese dedicato alla produzione delle moto.

“Quando abbiamo sottoscritto il piano industriale nel 2012 gli elementi erano chiari e ben delineati: pareggio di bilancio, taglio della forza lavoro, produzione a 120 mila moto. La nostra parte l’abbiamo fatta gestendo un processo non facile di riduzione del lavoro che ha tagliato 404 posti di lavoro – ha sottolineato Labbrozzi – manca la parte dell’azienda: senza il suo contributo in termini di investimenti, come ci è stato detto da loro stessi tre anni fa, lo stabilimento di Atessa chiude”.

Il timore del segretario della Fiom-Cgil è che lo stabilimento della Honda, il primo ad insediarsi nella zona industriale Val di Sangro nel 1971, sia destinato a diventare un polo di assemblaggio delle moto e, dunque, non più di produzione.

A pochi mesi dalla scadenza dell’accordo ministeriale anche la Fim-Cisl, per bocca di Domenico Bologna, segretario provinciale di Chieti, si dice pessimista sull’obiettivo pareggio di bilancio entro marzo 2016.

“La politica che sta facendo la Honda fatta solo di taglio di costi non consentirà di raggiungere il pareggio di bilancio, anche alla luce dei 13 milioni di euro di passivo dichiarati – ha sottolineato Bologna – di questo passo la fabbrica non ha più di 2-3 anni di vita.”

Il segretario provincia di Chieti della Uil-UIlm Chieti, Nicola Manzi, chiede alla proprietà giapponese “investimenti e modelli di maxi moto da produrre e non un’azienda di assemblaggio, con una fabbrica che tuteli il marchio Honda made in Italy.”

Di seguito riportiamo la nota di Honda Italia, diffusa in serata, che commenta così: “Notizie prive di fondamento” 

“Honda Italia Industriale S.p.A. ha preso conoscenza delle recentissime notizie apparse sui media, in cui si paventa la fine degli investimenti in Italia, il mancato rispetto degli accordi intrapresi, la chiusura in negativo dei bilanci aziendali e la crisi dello stabilimento produttivo di Atessa. Ci corre l’obbligo precisare che tali notizie non trovano fondamento. La Honda Italia è perfettamente in linea con gli accordi sottoscritti, sta conseguendo tutti gli impegni occupazionali e finanziari assunti, ha appena informato sul piano di produzione del prossimo anno che conferma l’apprezzamento dei propri modelli sul mercato e non rileva stati di agitazione da parte dei dipendenti. Di converso, la diffusione di notizie distorte crea notevoli disagi all’A zienda tutta. La Honda Italia ha in atto, da diversi anni, un piano di consolidamento delle attività aziendali ed in tale ottica si inserisce ogni misura tesa a rafforzarne la competitività. Ad esempio, per quanto riguarda specificatamente i motori, l’acquisto di componentistica al miglior costo rappresenta un’opportunità importante per fortificare le fondamenta dell’Azienda, ciò nonostante, la Honda Italia si è fatta promotrice, nei confronti di Casa Madre, di continuare a produrre nello stabilimento italiano quei motori a caratterizzazione specificatamente europea. Parallelamente sta conseguendo piani d’investimento su tre capitoli: ottimizzazione dei flussi interni e realizzazione di un nuovo edificio per l’immagazzinamento delle parti, che sarà inaugurato il mese prossimo, ammodernamento di tre modelli che saranno aggiornati nel corso del 2016, e sostenibilità energetica a lungo termine, con relativa partecipazione ad un secondo bando di finanziamento regionale. La Honda Italia è fortemente radicata nel territorio abruzzese, nel 2016 festeggerà i 45 anni di attività: oggi più che mai, ogni decisione è volta allo sviluppo delle proprie persone e alla crescita delle attività produttive.”

Il servizio del Tg8: