Scienza: c’è anche l’Ud’A nella scoperta del lago su Marte

Un lago sotterraneo di acqua salata su Marte: alla scoperta italiana hanno partecipato anche i ricercatori dell’università degli studi Gabriele d’Annunzio. Il bacino idrico potrebbe essere una nicchia biologica e ospitare la vita.

C’è anche un po’ d’Abruzzo nella missione del radar italiano Marsis, che ha portato alla scoperta di un giacimento di acqua liquida e salata sul pianeta rosso, a dispetto della conformazione rossastra e brulla che ne caratterizza la superficie. Che il nostro vicino di casa, in quell’ampio condominio spaziale che è il sistema solare, fosse un tempo popolato da acqua, era cosa già nota agli addetti ai lavori, ma che le apparecchiature di ultima generazione registrassero realmente la presenza di acqua è una scoperta scientifica di assoluta novità, che inorgoglisce la comunità dei ricercatori italiani e abruzzesi. Sì, perché nel team scientifico del professor Giovanni Picardi dell’università La Sapienza di Roma, ci sono anche tre docenti dell’università d’Annunzio: Giangabriele Ori, Enrico Flamini e Giuseppe Mitri, professori del dipartimento di ingegneria e geologia e della scuola di scienze planetarie dell’università degli studi Gabriele d’Annunzio.

A 1,5 km di profondità, al di sotto del polo sud di Marte, il radar Marsis ha individuato quello che impropriamente chiameremmo lago: un giacimento idrico del diametro di 20 Km di acqua salata allo stato liquido che potrebbe contenere vita. A rivelarlo sono le conclusioni delle indagini dello studio del radar italiano Marsis, pubblicate su Science e presentate da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dalle tre università di Roma Tre, La Sapienza e Gabriele d’Annunzio (Chieti-Pescara).

La scoperta, oltre a rivoluzionare le conoscenze scientifiche che si hanno del pianeta rosso, apre nuovi scenari di studio, che potrebbero mutare le trame delle più note storie di fantascienza in più spiccioli resoconti di cronache marziane da un futuro non troppo lontano.

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Il servizio del Tg8