Biblioteche Provinciali, i dipendenti scrivono a D’Alfonso

Biblioteche Provinciali, i dipendenti scrivono a D’Alfonso. Una lettera aperta al governatore Luciano D’Alfonso per chiedere un’assunzione di responsabilità, da parte della Regione, sul futuro delle biblioteche provinciali.

A sottoscriverla i dipendenti delle quattro biblioteche provinciali dell’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara che sottolineano come ad oggi, a due anni dalla legge Delrio, la Regione non abbia dato alcun segnale concreto per il loro salvataggio.

“Caro Presidente, ad oggi le quattro biblioteche provinciali non sono di nessuno – scrivono i dipendenti – non più delle Province ma non ancora di altro ente pubblico. La Regione vuole accollarsi la responsabilità di averle definitivamente fatte morire?”. Sul tavolo la riorganizzazione delle funzioni delle Province, che ha coinvolto anche le biblioteche provinciali, ad oggi orfane di padre.

“Eppure le quattro biblioteche provinciali si erano mosse per tempo addirittura nel 2012 – continuano i dipendenti – prima della lege Delrio, proprio per scongiurare la situazione in cui oggi vengono a trovarsi per disattenzione politica. Da allora dopo vari incontri ed approfondimenti, abbiamo anche formulato una proposta di legge regionale per l’istituzione di un unico servizio bibliotecario abruzzese capace di razionalizzare i costi e rilanciare i servizi in rete. Tutto vano”.