Bimbi intossicati a Pescara: sindaco e genitori fanno fronte comune

Fare fronte comune: è la sintesi della riunione tra i rappresentanti dei genitori dei circa 200 bimbi intossicati da gastroenterite batterica, patrocinati dall’avvocato Paolo Nardella, e il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.

Fanno fronte comune e sono pronti a lottare insieme per arrivare all’obiettivo: la risoluzione consensuale del contratto che lega l’amministrazione comunale di Pescara all’associazione temporanea di imprese Cirfood-Bioristoro, aggiudicataria dell’appalto per il servizio di refezione scolastica. Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e il legale (nonché genitore di uno dei bambini) dei familiari sono usciti dall’incontro pienamente soddisfatti. Sul fronte procedurale, hanno spiegato, occorre innanzitutto attendere l’esito delle analisi sui campioni di cibo serviti a scuola. Di certo c’è che si punta alla rescissione consensuale del contratto. Tuttavia, se così non fosse, la battaglia proseguirà su altre strade, visto che la fiducia dei genitori e del Comune nei confronti della ditta appaltatrice è irrimediabilmente compromessa.

Alla riunione odierna fra l’Amministrazione comunale di Pescara e una delegazione di genitori in rappresentanza dei bambini che nei giorni scorsi sono stati ricoverati e seguiti nei presidi sanitari cittadini per i malori da Campylobacter, erano presenti, oltre al sindaco Marco Alessandrini e all’assessore all’Istruzione e Mense scolastiche Giacomo Cuzzi, anche il direttore del Dipartimento Amministrativo Guido Dezio, il capo di gabinetto Fabrizio Paolini, il dirigente del Settore Mense Fabio Zuccarini e responsabili comunali del servizio relativo, per i genitori era presente l’avvocato Paolo Nardella e una rappresentanza di molte famiglie di bambini ricoverati.

Il sindaco Marco Alessandrini ha detto “Con i genitori abbiamo fatto il punto della situazione e dello scenario delle attivita’ possibili a tutela dei bambini e dell’Ente stesso, per assicurare qualita’ e ricostituire fiducia nel servizio. La cosa che ci preme di piu’ e’ la salute dei bambini e che quello che e’ accaduto non succeda mai piu’. Per questo abbiamo assicurato una sinergia piena alle famiglie che hanno avuto bambini intossicati, perche’ sia chiaro che il Comune e’ con loro parte lesa in questa storia. Questo significa immaginare che alla ripresa dell’anno scolastico ci sia un nuovo soggetto gestore del servizio, chiaramente bisognera’ arrivarci, dialogando con tutte le parti coinvolte. Oggi abbiamo voluto illustrare qual e’ lo stato dell’arte e quali sono gli scenari futuri. Sara’ importante il responso clinico, che attendiamo, ma c’e’ una linea piuttosto chiara sull’obiettivo verso cui vogliamo andare come Comune e insieme alle famiglie, che e’ quello di offrire comunque un servizio altamente qualitativo. Dalla riunione nasce anche una maggiore e piu’ diretta condivisione sia delle azioni da porre in essere, ma anche del futuro della mensa, che sara’ concepito con tutti i soggetti che hanno competenza sull’appalto, con l’idea di garantire un percorso che renda i genitori ancora piu’ interpreti delle scelte dell’Amministrazione”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

NUOVE ISPEZIONI NEI CENTRI COTTURA:

Intanto nuovi sopralluoghi sono stati effettuati nei centri cottura che servono le mense scolastiche di Pescara, da parte di Asl, Carabinieri del Nas e tecnici dell’Istituto Zooprofilattico, nell’ambito delle indagini sulla vicenda degli oltre 200 bambini, iscritti in numerose scuole della città, finiti in ospedale con sintomi gastroenterici provocati dal batterio Campylobacter.

Le ispezioni erano finalizzate ad eseguire ulteriori accertamenti e campionamenti. Intanto i militari del Nas, su delega della Procura di Pescara, che coordina le indagini, stanno continuando a sentire i genitori dei bimbi, a margine dell’indagine epidemiologica avviata dall’azienda sanitaria. I laboratori dell’ospedale, inoltre, stanno ripetendo le coprocolture sui campioni nuovamente prelevati sui bimbi, per valutare l’evolversi del quadro clinico. Contestualmente i Carabinieri Forestali di Pescara stanno ascoltando i genitori dei bambini che non sono finiti in ospedale. Obiettivo degli accertamenti è quello di ascoltare tutte le famiglie degli iscritti nelle scuole coinvolte, oltre al personale, per ricostruire in modo dettagliato la vicenda.

Prosegue, inoltre, il lavoro dell’Istituto Zooprofilattico, che sta analizzando i campioni di cibo sequestrati nei centri cottura. Quattro gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura: sono tutti rappresentanti delle due ditte che, in Ati, gestiscono il servizio di refezione scolastica. I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose