Abruzzo: da Legambiente appello al Presidente per piccoli comuni

Un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella segnerà la Giornata nazionale dei piccoli comuni promossa da Legambiente; in Abruzzo l’iniziativa si terrà a Pettorano sul Gizio.

Torna Voler Bene all’Italia, la giornata nazionale dei piccoli comuni promossa da Legambiente per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni alla necessità di interventi in favore dei centri minori. L’iniziativa regionale si terrà a Pettorano sul Gizio a partire dalle 10, con l’accoglienza e l’inizio delle visite alla riserva di Monte Genzana e Alto Gizio. Alle ore 12 l’incontro al castello del borgo sulla nuova legge sui piccoli comuni e la firma della ‘Carta del Genzana’. Interventi affidati al sindaco di Pettorano Lorenzo Berardinetti, neo assessore regionale,
ad Antonio Carrara, presidente del Parco d’Abruzzo, a Oremo Di Nino, direttore del Parco della Majella e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente.

Questo il testo dell’appello al Presidente della Repubblica:

APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

“Il 2018 può essere l’anno di svolta per i piccoli comuni: la legge 158/2017 approvata in autunno all’unanimità, offre uno strumento di indirizzo strategico a lungo atteso, ponendo all’attenzione della classe politica l’importanza dei centri con meno di cinquemila abitanti per lo sviluppo del Paese. Ma non basta: servono azioni fondamentali per non perdere questa straordinaria occasione, a partire dal rispetto dei tempi di attuazione dei decreti previsti dalla legge per la cui emanazione è fondamentale che il Ministero dell’interno stilli l’elenco dei comuni beneficiari e il Ministero delle Infrastrutture presenti al più presto il Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni definendo modalità di presentazione e selezione dei progetti finanziabili dai fondi stanziati. Su questo fronte è inoltre necessario che già nel DEF, a partire da quest’anno, vengano previste risorse ulteriori che portino a 100 milioni di euro all’anno, e non in un quinquennio come previsto dalla norma, le risorse a disposizione.

La legge, che pone le condizioni per invertire la rotta e ridurre le maggiori disuguaglianze, ha oggi dunque oggi bisogno di un’ulteriore spinta politica, economica e sociale per vedere ricadute reali e inversioni di tendenza significative. Prima fra tutte il finanziamento rapido alla banda ultra larga: prima grande infrastruttura immateriale necessaria a questi territori per riportare il lavoro e ridurre le distanze digitali.
Riteniamo che sia fondamentale indirizzare le risorse a disposizione non a pioggia su piccoli interventi sparsi ma a validi progetti pilota che siano un modello di innovazione d’area vasta, in grado di determinare un reale cambio di passo verso uno sviluppo sostenibile e indicare la direzione sul futuro anche ai successivi stanziamenti.
Per questo onerevole Presidente, chiediamo insieme alle tante realtà che si interessano di territorio e ai tanti sindaci che sottoscrivono questo appello, di farsi portavoce con il Governo di queste istanze fondamentali e di dare un segnale importante alle comunità sparse che governano gran parte del territorio italiano, che hanno urgenza di credere sia ancora possibile progettare e immaginare un futuro in questo terzo millennio anche per i centri fuori dalle città”.